Testo publiredazionale
A due passi dal centro storico di
Montepulciano, sulle colline senesi del sud-est della Toscana, sorge la cantina
Salcheto, termine che deriva da Salco, nome che rimanda al noto ruscello nei pressi dell’azienda e termine che in antico toscano significa 'salice', albero storicamente legato ai territori vinicoli perché con i suoi rami si legavano le viti.
Nata nel 1984 come fattoria multi-colturale, a partire dal 1997 l’azienda è nelle mani di
Michele Manelli, winemaker innamorato del sangiovese e profondo appassionato della sostenibilità in ogni sua forma. Vinificazioni mai invasive, tecniche agronomiche rispettose dell’ambiente ed etichette territoriali, aromatiche, di grandissimo carattere e notevole beva.
Oggi Salcheto è una realtà di
58 ettari di vigneti biologici che arriva quasi a produrre mezzo milione di bottiglie, tra le quali ad emergere sono indubbiamente il Vino Nobile di Montepulciano, il Toscana Rosso 'Obvius', il Chianti 'Biskero' e il Toscana Bianco 'Obvius Giallo Oro'.
Oltre ad essere la prima cantina off-grid in Europa, Salcheto è stata anche la prima realtà ad aver certificato l’impronta di carbonio di una bottiglia di vino, dotandosi di numerosi sistemi di gestione della sostenibilità certificati da terzi, come Equalitas Vino Sostenibile, Vino e Vigneti Biologici, B-Corp e altri ancora.
Vino Nobile di Montepulciano - Vino Nobile di Montepulciano 'Vecchie Viti del Salco' - Vino Nobile di Montepulciano Riserva