Il ricordo di un giornalista, di uno scrittore e soprattutto di un amico

Martedì 19 ottobre, poco dopo la mezzanotte, un infarto ha colpito Luigi Amicone, giornalista, scrittore e amico di Paolo Massobrio e Marco Gatti da oltre quarant’anni.  In questo articolo, pubblicato su Italia Oggi nel giorno in cui si celebrano le esequie funebri nel Duomo di Monza, Massobrio tratteggia i contorni di una personalità unica, definita inquieta da molti commentatori, mentre qui l’accento è posto sulla sua solarità, sulla gioia per la vita che ha espresso fino all’ultimo anche nella foto che ha inviato a Paolo un paio di ore prima di morire (vedi foto d'apertura). Cercava l’umano ovunque e lo sfidava.
italiaoggi.jpgMassobrio nell'articolo ricorda l'inizio dell'amicizia con Amicone, nel 1980, all'Università Cattolica, le posizioni divergenti su alcuni temi – come gli Ogm – che mai scalfirono la stima e l'affetto reciproci e la grande generosità che dimostrava verso il prossimo e verso la vita.

Scrive Paolo a margine di questo articolo: "Sotto la foto che mi ha mandato lunedì c’era anche una riga di promessa: entro l’anno in Sardegna".
Faremo tutto, Luigino, è una promessa, sperando di non perdere mai quella febbre di vita che ti ha fatto simile ai tuoi padri.

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