A Milano, con Alberto Tasinato, Valerio Trentani e chef Giuseppe Postorino, un’esperienza di gusto che si ricorda

Quando una squadra vince, l’impresa più ardua è ripetersi. Soprattutto se si trova nella situazione di dover sostituire giocatori importanti.
L’Alchimia di Milano (viale Premuda, 34 - tel. 0282870704) ha iniziato il suo percorso in un momento in cui a Milano locali nuovi spuntavano come funghi, e quindi, in cui distinguersi era più che mai difficile. Ciononostante, pur in un contesto non certo favorevole per avviare un’attività nel campo del gusto, sin dagli esordi è stato successo. Motivo dell’ “avvio con il turbo”, la professionalità e l’affiatamento del trio al comando, grazie al quale il locale è riuscito a conquistarsi, già dai primi passi, una sua clientela, cosa importante, perlopiù di intenditori. Dopo pochi mesi, la sorpresa – non sorpresa, in verità, per chi ci è stato, perché strameritati – dei primi riconoscimenti, e va detto, pure di grande prestigio.
Alla ripresa dopo le ferie, in estate, il ristorante ha riaperto con patron Alberto Tasinato ed il restaurant & bar manager Valerio Trentani, i due fuoriclasse di sala con curriculum formidabile, ma soprattutto dal talento cristallino, qui dal primo giorno, e quindi già protagonisti della “prima” cavalcata trionfale. Ma con un nuovo “bomber” ai fornelli, Giuseppe Postorino, che, chiamato a non fare rimpiangere chi lo ha preceduto, non solo ci è riuscito, ma ha fatto di più, ossia è riuscito a contribuire a un’ulteriore crescita di questo indirizzo.

Risultato, oggi questo è una delle migliori soste di Milano. Per l’ambiente, accogliente con le sue due anime, quella del lounge bar, sulla sinistra, e quella del ristorante, con la bella sala che vi aspetta proprio di fronte all’ingresso, con parquet a terra, soffitto a travi con qualche mattone a vista, tavoli in legno massello, in un’atmosfera di classe, ma in cui ci si sente a casa. Per il servizio, puntuale, discreto e cordiale, professionale, come di rado accade di trovare. Ultimo, ma non ultimo, per la cucina, che, come dicevamo, sorprende per gusto e sapiente capacità di far convivere tradizione e fantasia.

Sarete felici con uovo affogato vichyssoise di patate e porri tuberi e spuma di Parmigiano
alchimia-uovo-affogato.jpgpoi l’imperdibile Riso Milano – Langhe (risotto mantecato alla milanese con tartare di fassona e nocciole)
alchimia-risotto.jpgin alternativa ravioli del plin con sugo ai tre arrosti, quindi, carne, con scamoncino d’agnello carciofi e cipolle Borettane al polline e miele

alchimia-secondo.jpgo pesce, con pescato del giorno, per chiudere felici con “tiramisù Alchimia” (sfera di cioccolato che viene rotta davanti a voi svelando il contenuto, un tiramisù appunto, per un dessert scenografico e goloso), o cassata alla milanese.

La cantina è ricca e custodisce gioielli che fan la gioia degli appassionati. Uscirete pensando che qui tornerete, e poi ritornerete, e quindi ancora tornerete, perché tra voi e questo locale si è creata una magica “Alchimia”!  

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