Visitato da migliaia di persone è una creatura di Anna Rosa Nicola, col riciclo di legno, ferro, stoffe, tappi, lampadine e ceroplastica.
Una grande chiesa con i fedeli in processione, la Vergine Maria che allatta Gesù bambino, l’orto con la serra invernale, la latteria cremeria di Vigin, che un tempo sorgeva in corso Regina Margherita a Torino. E poi, ode al cibo e al territorio, le donne che preparano la bagna cauda e gli acciugai che arrivano dalla Val Maira. Sono tante le novità 2024 del presepe artistico in miniatura creato negli anni da Anna Rosa Nicola ed esposto nella foresteria della canonica di Santa Maria di Vezzolano. Ma la grande novità è attesa per il 2025.
A parlarne in anteprima al Golosario è Anna Rosa, figlia dell’artista e restauratore Guido Nicola che cinquanta anni fa con la moglie Maria Rosa aprì ad Aramengo d’Asti un laboratorio-scuola di restauro conosciuto in tutta l’Europa.
“Per il 2025 – racconta Anna Rosa Nicola- contiamo di dare vita alla prima fase di un ambizioso progetto che prevede la realizzazione ad Aramengo del museo del presepe, di un laboratorio didattico e di una caffetteria annessa allo spazio espositivo. Un impegno notevole che parte dall’esigenza di dare una sede stabile al presepe, che conta ormai uno sviluppo lineare di oltre 60 metri, un centinaio di scene, oltre 300 personaggi e che ogni anno è sempre più difficile spostare e montare. L’edificio che ospiterà questo spazio artistico aperto al territorio è di mia proprietà e si trova davanti ai nostri laboratori. È un’abitazione seicentesca a tre piani con le cantine a volta che ristruttureremo totalmente in modo green. Ci sarà anche il mio laboratorio personale, dove realizzo non solo le creazioni per il presepe ma anche i fiori di carta. A gestire il museo sarà, d’intesa con l’Associazione eredità culturale Guido Nicola, una fondazione, la Ara, Anna Rosa Arte”.
Una bella scommessa viene da commentare e che la stessa Anna Rosa si rende conto della complessità. “Cercheremo nei prossimi mesi l’aiuto delle istituzioni e degli sponsor. Ma come ho raccontato nel recente libro ‘Il mio presepe come specchio dell’anima” che ho avuto il piacere di presentare anche all’astigiano papa Francesco, il presepe e l’arte che ci sta attorno sono un patrimonio che non può essere disperso”.
Restauratrice apprezzata non solo in Europa, Anna Rosa Nicola ha sviluppato una tecnica e una manualità uniche nel realizzare scene e personaggi del presepe. Utilizzando materiale di riciclo come legno, ferro, stoffe, tappi, lampadine e ceroplastica ogni creazione è un piccolo capolavoro. Dalla farmacia al negozio di caramelle con le microscatoline di pastiglie Leone, dalla bottega del pittore a quelle del macellaio e del materassaio tutto è curato nei dettagli. L’atmosfera è quella dei presepi di una volta e ogni anno sono decine di migliaia i visitatori che fanno la coda per ammirarlo e per fase un selfie con qualche creazione.
Il presepe è visitabile nella sala della foresteria del gioiello romanico di Albugnano fino al 2 febbraio 2025 tutti i venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 17. Inoltre, dal martedì al giovedì, secondo la disponibilità dei volontari, il presepe è visitabile per gruppi oltre le 10 persone solo su prenotazione chiamando il 349 577 2932 o inviando una mail a info@lacabalesta.it. La visita è gratuita. È gradita un’offerta che verrà destinata al restauro di parti danneggiate della millenaria Canonica di Vezzolano risalente al 1095 e che può essere contestualmente visitata (ingresso gratuito) dal venerdì alla domenica dalle ore 10 alle 17.