Dalla Camera degli Sposi di Andrea Mantegna ai "giganti" di Giulio Romano, al teatro che incantò Mozart

Un viaggio nelle corti rinascimentali più importanti d'Europa: la Città dei Gonzaga, Patrimonio Unesco e Capitale Italiana della Cultura 2016.

MantovaDurante la visita alla città di potrà scoprire il Palazzo Ducale, con la Camera degli Sposi dipinta da Mantegna e la casa in cui visse l’artista; splendido anche il Cortile della Cavallerizza, uno degli episodi architettonici più originali del complesso ducale, ed è possibile apprezzarlo affacciandosi dalle aperture della Galleria della Mostra, il sontuoso spazio espositivo lungo circa 64 metri che i Gonzaga avevano fatto realizzare a cavallo tra Cinque e Seicento per esporvi la loro pinacoteca. Chiude il percorso su Corte Nuova l’insolita collezione composta da reperti del mondo animale, vegetale e minerale della Wunderkammer gonzaghesca una sorta di enciclopedia tridimensionale del mondo visibile in un’epoca in cui scienza, folklore e mito si fondevano in una sintesi curiosa e bizzarra. Un coccodrillo, un dente di narvalo (il corno dell’unicorno), un armadillo, un raro bezoar, una mascella di squalo, fossili, pietre, lapislazzuli e altri reperti esposti a rievocare lo stupore di una collezione irripetibile, che affascinò viaggiatori e scienziati da tutta Europa nel corso dei secoli passati.
palazzo te.jpgL'ingresso di Palazzo del TèImperdibile, la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova fondata tra la fine del XI secolo e l'inizio del XII, forse per volere di Matilde di Canossa, e la Basilica di Sant'Andrea progettata da Leon Battista Alberti: nella cripta si conservano due reliquiari con terra intrisa di sangue di Cristo, che avrebbe portato il soldato romano Longino. Proprio per questo fu sede dal 1608 dell'Ordine militare del Sangue di Gesù Cristo.

La visita del centro storico prosegue a piedi e porta alla scoperta del ricchissimo patrimonio artistico e culturale che caratterizza la città. Altre tappe, il Teatro Bibiena e la celebre Piazza Erbe, il fulcro della città da cui è possibile ammirare il Palazzo della Ragione e la Torre dell’Orologio.
mantova.jpgPiazza Sordello, insieme a Pizza Erbe e a Piazza Broletto costituisce il nucleo della città di MantovaNel centro storico la sosta golosa, è all'Osteria Contemporanea Lo Scalco Grasso - via Trieste 55, tel. 3493747958 - (lo 'scalco' era il soprintendente alle cucine principesche), dove Vanni Righi e Annalisa Cobelli vi aspettano con una cucina tra tradizione e creatività, con invitante scelta di vini, anche al bicchiere. Piatti imperdibili: tataki di ricciola su freddo ai lamponi con crema di melanzane; luccio in salsa alla moda dello Scalco; agnoli in brodo; tortelli di zucca; pollo alla Stefani; stracotto di somaro con polenta. Semifreddo alla nocciola. Prezzi medi: Antipasti 10; Primi piatti 12; Secondi piatti 18; Dolci 7
Altra sosta meritevole all’insegna della tradizione e dell’autenticità nel centro storico, è Da Bice la Gallina Felice - via Antonio Carbonati, 4/6, tel. 0376288368 - con la proposta di piatti della tradizione realizzati con materie prime di eccellente qualità. Piatti imperdibili: lumache con erbe aromatiche, erbe di campo e polenta; insalata di pollo alla Stefani; maltagliati con ragù bianco di vitello e piselli freschi; riso alla pilota; guancialetto di maiale con cipolle caramellate. Zuppa della Bice (sbrisolona con alchermes budino di cioccolato fondente zabaione e panna montata). Prezzi medi: Antipasti 10; Primi piatti 12; Secondi piatti 17; Dolci 5

La sosta merita anche in alcune boutiques del gusto cittadine. A partire dal Bar Pasticceria Caravatti - Portici del Broletto, 16 -, dove acquistare le dolci specialità mantovane come i Risini, una cialda di pastafrolla ripiena di crema di riso e latte; la Pappa di Mantova, un semifreddo con crema di torrone e cioccolato; quindi la sbrisolona e la torta di tagliatelle. Non perdetevi anche il celebre aperitivo Caravatti. Sbrisolona e torta Helvetia sono invece le specialità del Caffè Borsa Antoniazzi in corso Libertà, 6. Visita d’obbligo anche al Panificio Gastronomia Freddi, dove acquistare la pasta fresca (agnolini e tortelli di zucca), ma anche la sbrisolona e il Bussolano, tipico delle classi popolari mantovane, la Torta al Limone e la torta Helvetia. E ancora pizze, focacce, schiacciatine e i Pesanini, panini di pasta dura all’olio. Volete tornare a casa con un 'tagliere' carico di bontà, fra salumi e formaggi selezionati? Segnatevi questo nome: Gastronomia il Tagliere di via Principe Amedeo, 22/a. Qui non mancano mai il salame mantovano leggermente agliato, il crudo stagionato di Sant’Ilario, coppe e culatelli di Zibello. Piatti pronti di gastronomia tipici del territorio: tortelli di zucca, agnolini, stracotti e brasati con polenta, luccio in salsa.

SabbionetaSeconda tappa a Sabbioneta (veduta aerea in apertura), denominata la “Città Ideale” per essere un esperimento architettonico di “città ideale”, costruita da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1556 e il 1591, seguendo i canoni rinascimentali, simboleggiati dalle proporzioni e dall'armonia dell'uomo vitruviano leonardesco. Qui, la visita ai siti della Sinagoga, Palazzo Ducale, Teatro Olimpico, Palazzo Giardino, Galleria degli Antichi e Chiese (durata: 3 ore circa).
Il Palazzo Ducale è il più antico degli edifici costruiti da Vespasiano Gonzaga. Fu costruito tra il 1568 e il 1577 e il duca lo utilizzava sia come sede di rappresentanza che come residenza privata. La sua splendida facciata occupa per intero uno dei lati di piazza Ducale con un loggiato a cinque archi e i finestroni del primo piano. Ma è all’interno che si svelano autentici tesori. Il Teatro Olimpico fu il primo teatro in Italia pensato e progettato per vivere di vita propria e non essere una parte di un edificio già esistente. È considerato il capolavoro architettonico di Vincenzo Scamozzi (allievo di Palladio), che ne seguì progetto e realizzazione dal 1588 al 1590.
sabbioneta-palazzo ducale.jpgUna statua equeste a Palazzo DucaleQui sono “ideali” anche due soste golose: Pasta Fresca Boni - via Argine Vecchio, 35/2 - Ponteterra - per gustare la grandiosa pasta fresca preparata artigianalmente da Gionata Maffezzoli sulle orme della mamma Anna Maria: agnolini di carne, tortelli mantovani di zucca, pasta all’uovo, gnocchi di zucca e pappardella al Lambrusco, nonché lasagne, crespelle e cannelloni. Tanti anche i prodotti innovativi, come caprino e mostarda di zucca, pepe e provolone valpadana, verza stufata e salamella, ricotta di pecora e menta con pasta al cioccolato. E la mitica Pasticceria Atena - via Vespasiano Gonzaga, 41 - con i dolci imperdibili della tradizione di Sabbioneta: la Sbrisolona nella sua versione originale, i Filòs (biscotti caserecci con noci, nocciole, pinoli, cioccolato o menta a pezzetti), l’anello del Monaco (pasta lievitata ripiena di crema di nocciole tostate e rosolio all’arancia), la torta Mantovana, la torta Greca con le mandorle e la tradizionale mostarda con frutta del territorio. Tutti prodotti realizzati con materie prime di qualità come le eccellenti farine PETRA®.

Fonti e immagini: www.in-lombardia.it e ilgolosario.it

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