Gragnano, in provincia di Napoli, non è solo un comune, ma un simbolo della pasta di qualità. Un luogo dove la tradizione si tramanda da secoli, dando vita a prodotti che hanno conquistato il mondo. Il segreto del successo di Gragnano risiede in un connubio perfetto: il microclima tra i monti Lattari e il Golfo di Napoli, che regala temperature e umidità ideali per l'essiccazione della pasta, e l'acqua pura di sorgente, che conferisce al prodotto un sapore unico.
Già nel XVI secolo, i primi pastifici locali cominciarono a sorgere, e nel 1800 il loro numero raggiunse il centinaio. Oggi, l'arte della pasta a Gragnano è portata avanti da diversi pastifici artigianali, che utilizzano ancora i metodi tradizionali: trafile in bronzo, essiccazione lenta a bassa temperatura e una lavorazione attenta in ogni fase. Il risultato è una pasta dal profumo inebriante di grano maturo, dalla consistenza rugosa perfetta per trattenere i condimenti e un sapore che conquista al primo assaggio.
Ci sono i nipoti di Gaetano Faella al timone dell’omonimo pastificio fondato nel 1907, che seleziona attentamente le semole da miscelare, le impasta lentamente con acqua di sorgente e poi le trafila al bronzo con essiccazione statica in cella, a bassa temperatura. Da questo procedimento nascono paccheri, candeloni, fusilloni, calamari, mafaldine e caserecce, oltre ai classici formati di pasta corta e lunga.