In questa ricetta si parla della pitta che viene mangiata in Medioriente, che per certi versi può ricordarci, per come si gonfia in cottura, il pane carasau sardo, anche se quest’ultimo è fatto con farina di semola di grano duro

Ingredienti per 6 persone

  • 15 g di lievito di birra fresco
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 1 cucchiaino di zucchero
  • 500 g di farina
  • 2 cucchiaini di sale
  • 2 cucchiai di olio EVO

Informazioni aggiuntive

TIPO PORTATA

contorno

ESECUZIONE

media

PREPARAZIONE

120 min

COTTURA

6 min

ALTRO

90 riposo

PREPARAZIONE

Sciogliete il lievito nell’acqua assieme allo zucchero e unite alla farina; aggiungete il sale e l’olio per ultimo e impastate finché il panetto non sia liscio e morbido. Fate raddoppiare il volume in una terrina oliata e coperta con della pellicola. A raddoppio avvenuto, prendete l’impasto e ricavate 12 palline che appiattirete su un piano infarinato e lascerete separate l’una dall’altra a lievitare di nuovo.

Nel frattempo accendete il forno alla massima temperatura e preparate le teglie che dovranno essere caldissime quando accoglieranno le pite.

Quando i pani saranno lievitati, spruzzateli o pennellateli con acqua e fateli scivolare nelle teglie caldissime; cuocete per 3 minuti. Le pite dovranno risultare morbide, gonfie e vuote all’interno. Se questo non avverrà significa che la temperatura del forno non era sufficiente, o che lo spessore non era costante. Come per la piadina, anche la pitta deve essere conservata in un sacchetto di plastica per mantenerne la morbidezza, e mentre le sfornate, copritele con un canovaccio.

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