Per ammirare la celebre "Canestra" di Caravaggio

Ultimo weekend a disposizione per visitare ad Asti a Palazzo Alfieri - c.so Vittorio Alfieri, 375 - 10:00-19:00 (ultimo ingresso alle ore 18) - l’esposizione dei Presepi di Eugenio Guglielminetti e l’inedito assemblaggio “Il Presepe della Rinascita” (2023) di Paolo Bernardi, dove viene elaborata la sua estrosa costruttività con legni abbandonati, fondali scoloriti, frammenti di carta, brandelli di tessuti nel paziente riuso di materiali e di oggetti.

Durante la visita, la selezione di brani letterari sarà interpretata dalle lettrici Giulia Boracco, Beatrice Bernini, Elisa Saturno (Laboratorio Teatrale Fondazione Eugenio Guglielminetti), coordinate dalla docente Noemi Priarone (Area Didattica Fondazione Eugenio Guglielminetti). Lungo le antiche cantine di Palazzo Alfieri si snoda il suggestivo ambiente espositivo che ospita sculture e scenografie realizzate dal maestro Eugenio Guglielminetti, pittore (allievo di Felice Casorati), scultore e scenografo sensibile alle ricerche delle avanguardie storiche.

Nella sua carriera l’artista astigiano indagò vari campi artistici e contribuì con la sua visionarietà a creare spazi e mondi incredibili.
Le sezioni che costituiscono il museo ripercorrono la sua poliedrica carriera e sono suddivise in scultura, scenografia per la musica, per la danza, per il teatro e per la televisione.

Negli anni Settanta Guglielminetti indaga le suggestioni visive della musica, superando l’interpretazione storicizzante del melodramma operistico e suggerendo l’armonia cromatica e plastica di scene e costumi. Si occupa di allestimenti per opere di Verdi, Puccini, Mozart, Rossini e Donizetti.

A Palazzo Mazzetti - c.so Vittorio Alfieri, 357 -, prosegue invece fino ad aprile la mostra “La canestra di Caravaggio. Segreti ed enigmi della natura morta” che vede come protagonista il celebre dipinto “Canestra di frutta” (1597-1600) del grande Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Un prestito eccezionale concesso in via straordinaria dalla Pinacoteca Ambrosiana, prestigiosa istituzione milanese che lo accolse nella sua collezione fin da quando il Cardinale Borromeo lo acquistò all’inizio del ‘600.

Da visitare nelle sale del Palazzo, la Pinacoteca, le cui collezioni civiche ebbero origine nel 1887 con l’istituzione di una sala dedicata all’esposizione dei soli materiali archeologici. Negli anni 1910-11 fu costituita una sezione risorgimentale che contava già numerose tele commissionate nel 1899 da Leonetto Ottolenghi, al cui mecenatismo si deve pure l’ingresso al museo del grande quadro di Lorenzo Delleani intitolato "Pellegrinaggio ad Oropa" (o Spes Nostra Salve). Nel 1920 il Museo si arricchiva della raccolta di mirabilia orientali grazie alla collezione del Contrammiraglio della Regia Marina Enrico Secondo Guglielminetti (1844-1918). Gli anni Trenta registrano importanti acquisizioni, tra cui la collezione di miscrosculture di Giuseppe Maria Bonzanigo (Asti, 1745 - Torino 1820). I successivi interventi riguardono la sistemazione al pianterreno di Palazzo Mazzetti del Museo del Risorgimento e l’esposizione di raccolte al piano nobile. I lavori si conclusero nel 1955 con il recupero di sale precedentemente occupate dalla Cassa di Risparmio di Asti e da destinarsi alla collezione dei dipinti d’arte contemporanea.

Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 0141 530403 Cell. 388 1640915
info@fondazioneastimusei.it

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