Nel 2008, all’interno di questo monastero alle porte di Milano, è nato un birrificio gestito integralmente dai monaci, che sono oltre venti, seguendo così la tradizione delle rinomate abbazie belghe. Dopo un periodo di formazione proprio in Belgio, i benedettini del monastero dei Santi Pietro e Paolo hanno avviato la produzione di quattro birre ad alta fermentazione, che vengono rifermentate e commercializzate in bottiglie da 75 cl. La prima a essere lanciata è stata la Amber, caratterizzata da un colore ambrato e da un sapore fresco e delicatamente speziato. Successivamente, sono state introdotte la Bruin, una belgian strong ale ricca di profumi e di corpo, la Blond, una birra dissetante e armonica con un trionfo di note di albicocche e pesche gialle, e infine la Kriek, che sapientemente sfrutta l’uso delle amarene fresche. Merita inoltre una menzione il miele (disponibile nelle varietà millefiori, acacia e robinia), quindi l’Amaro, realizzato con la consulenza dell’enologo Donato Lanati, e l’Idromele.