Grazie all'iniziativa di Primo Fassio questa Pro Loco, che ha tagliato il traguardo dei 50 anni, è oggi una delle più solide e attive della regione

Siamo nel cuore del Basso Monferrato, a circa 30 chilometri da Casale Monferrato. Qui si trova Villamiroglio (AL), un piccolo e antico comune della Comunità Collinare Valcerrina. Circondato da dolci colline e fitti boschi, questo territorio vanta una straordinaria ricchezza storica, artistica e naturale, con panorami incantevoli, vini eccellenti e sapori. Il borgo, che conta circa 300 anime, confina a nord con Moncestino, a est con Gabiano e Cerrina, a sud con Odalengo Grande e a ovest con Verrua Savoia.
colline.jpgEra il 1975 quando Primo Fassio e un gruppo di soci fondarono quella che oggi è una delle realtà più solide e attive della regione: la Pro Loco di Villamiroglio. Un traguardo straordinario, che ha visto crescere nel tempo una comunità unita e sempre più orgogliosa delle proprie tradizioni. Un impegno costante che ha dato vita a una realtà rara nel panorama odierno: una vera e propria famiglia di appassionati.
sala.jpgLe iniziative della Pro Loco, sotto la guida di Primo Fassio, hanno dato vita a eventi che celebrano la gastronomia locale in tutta la sua genuinità. Salumi artigianali, la fragrante pagnotta monferrina, agnolotti, tajarin, zuppe, risotti, fritto misto e bollito con salse sono solo alcune delle prelibatezze che da sempre animano le tavole del borgo. Il tartufo bianco locale e la leggendaria bagna cauda rappresentano il fulcro della tradizione di Villamiroglio.
bagna caoda carne.jpgCon mezzo secolo di storia sulle spalle, questa Pro Loco non è solo un’associazione senza scopo di lucro per la promozione e lo sviluppo del territorio, ma un vero e proprio cuore pulsante di una comunità che, celebra il proprio passato mentre guarda al futuro, continuando a mantenere vive le tradizioni di un territorio che non smette mai di affascinare.
verdure e uova.jpgVillamiroglio si prepara per un'edizione imperdibile di Golosaria Monferrato, in programma nel weekend di sabato 17 e domenica 18 maggio, dove metterà in scena una saporita e colorata insalata di bollito misto, secondo la tradizione locale.


Durante la passata edizione di Golosaria Monferrato, nel 2024, in occasione della Festa d'la Fricia, la Pro Loco aveva proposto il seguente menu:
• Affettati misti: Muletta del Monferrato, Salame cotto e Lardo Monferrino
• Vitello tonnato alla piemontese
• Gran Fritto Misto alla Piemontese con ben 14 pezzature di un tempo: bistecca di vitello, cervella, animella, filone, granella, fegato, polmone, salsiccia, mela, semolino bianco, semolino nero, pavesino con nutella, amaretto, carote al burro. Il tutto cotto e servito al momento, accompagnato dall’ineguagliabile “bagnèt verd” e dal “PanRosëta”
• Risotto al Raschera
• Bonët
golosaria2024.jpgIn questa edizione, Villamiroglio si conferma una tappa d’eccellenza (già pronta fin da adesso!). Il borgo sarà il punto di partenza ideale per escursioni a piedi o in mountain bike, tra sentieri panoramici adatti a tutti. Quest’anno, inoltre, l’evento assume un valore ancora più speciale: la Pro Loco di Villamiroglio celebra il suo cinquantesimo anniversario.
bagna caoda servizio.jpgE chi ha provato recentemente l’esperienza a tavola della Pro Loco di Villamiroglio ne parla così:
Ivan, dopo decenni, è tornato a respirare le atmosfere della sua giovinezza, ritrovando il calore delle tavolate di un tempo: "È stato semplicemente incredibile rivivere un frammento degli anni Settanta, un tuffo nel passato scandito tra colori e sapori propri di un'epoca fatti di tavolate che chiamano a raccolta il paese dove – gomito a gomito tra tovaglie quadrettate, un bicchier di vino e pietanze realizzate con ingredienti di altissima qualità – si chiacchiera tra colori, sapori e quell’inconfondibile senso di comunità. A Villamiroglio ho avuto l’onore di conoscere il Sig. Primo, presidente della Pro Loco, straordinario cuoco e organizzatore di eventi culinari unici e indimenticabili."

Giorgio ha vissuto una sensazione simile, riscoprendo il sapore autentico delle sagre di paese, quei luoghi dove ci si sente accolti con naturalezza e affetto: "Siamo arrivati da Milano in un borgo che ci ha fatto sentire a casa, circondati da persone che, con semplicità e amore, ci hanno servito piatti della tradizione e grandi vini. Nel ritrovarsi attorno a una tavola imbandita con cura e serietà (piatti in ceramica e bicchieri in vetro nonostante fossimo quasi un centinaio di persone!), il pranzo diventa un viaggio nell’anima verace di questo territorio, dove il passato si intreccia con il presente e l’accoglienza, estremamente semplice ma sentita, ci ha fatti essere graditi ospiti e non forestieri."

Simone è rimasto affascinato dal patrimonio storico che impreziosisce il borgo: "Lungo i sentieri e tra le case, si possono ammirare nicchie incastonate nei muri, edicole votive, cappelle e pievi, segni tangibili di una storia che continua a vivere e raccontare il suo passato con fierezza."

Per Fulvio, invece, il cibo è stato il tramite perfetto per comprendere la vera essenza di questo luogo: "Il buon cibo connette le persone alla terra, alla natura, al suo patrimonio. A Villamiroglio ogni piatto racconta una storia, crea relazioni e costruisce comunità. Condividere un pasto significa entrare in sintonia con l’identità del posto e sostenerne il futuro. La speranza è che queste tradizioni vengano tramandate”.
chiesa villamiroglio.jpg

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