Con i vini, i piatti e il nuovo resort della famiglia Bologna, con la Vineria Taschet, le cantine e i negozi dove regna la qualità

Il Tanaro che lambisce Rocchetta Tanaro sembra scorrere imperterrito senza grandi novità. E invece qui, in questo paese, sono state scritte pagine della storia del vino italiano che hanno lasciato il segno. Quale segno? “Dai della qualità!”. Era il motto, quasi un impeto di rabbia di Giacomo Bologna, quando vedeva qualcuno che cercava le vie brevi, mentre con la qualità avrebbe conquistato il mondo, da un piccolo paese come questo. Lui lo ha fatto con il Bricco dell’Uccellone, la leggendaria Barbera d’Asti che dal 1982 iniziò a conquistare i mercati del mondo, tanto che nel 1985 dovette creare una Barbera sorella, il Bricco della Bigotta.
bricco-uccellone.jpgOra, questo incipit sulla qualità ha intaccato i famigliari, ma anche tanta gente del paese. Ci sono tornato in un week end sognante a metà novembre, a guardare incantato i colori stremati dell’autunno sulle vigne.
pianta-cachi.jpgDalla cantina Braida, dove Beppe e Raffaella Bologna escono ogni anno con vini sempre più buoni, siamo saliti in località Asinari: lì hanno aperto un resort bellissimo (tel. 328 2334387), in un luogo dove un tempo c’era un ostello per i pellegrini, che marciavano lungo la via santa disegnata da San Bernardo.
resort-esterno.jpgUn resort con ampi dehors sui vigneti e terrazzi di fronte alle camere che portano i nomi dei vini che hanno reso celebre l’azienda, fino all’Ai Suma! l’ultima Barbera concepita da Giacomo nel 1989 (vendemmia 19 ottobre).
camera-resort.jpgE proprio qui, dove non sarebbe passato nessuno, scopri un via vai di auto, molte straniere, perché è il luogo dove fanno degustazioni ma soprattutto dove si pernotta per un week end all’insegna della passeggiate fra i boschi, scoprendo il valore del silenzio, ma anche le coltivazioni mitiche dei cardi che finiranno nella bagnacaoda o la collezione di pappagalli dentro a una cascina.
orto.jpgBruno Lauzi aveva casa nella Valle dei Fieni, un altro borgo di Rocchetta, poco più in basso: era stato trascinato dalla quieta follia dei piemontesi di qui, scoprendo che suonano la frusta accanto al ritmo della banda del paese.
lauzi.jpgLa follia o il genio di Giorgio e Paolo Conte o di un altro Paolo, il dottor Frola, che a mezzogiorno di sabato è arrivato nella Vineria Taschet (tel. 0141 644424), in centro paese, per cantare le sue canzoni irresistibili (Il baciatore, Prova Gabbiani, Lettera di un dissociato mentale al suo medico della mutua).
paolo-frola.jpgTaschet è un luogo che ha codificato i piatti della stretta tradizione di Rocchetta ed ha una selezione di vini pazzesca, con il miglior rapporto qualità/prezzo mai registrato nei dintorni (oltre trecento referenze di vini di tutta Italia).
taschet.jpgChe buona la trippa, gli gnocchi con la salsiccia, il vitello tonnato generoso, l’insalata russa come la faceva mia mamma, che era di Masio come la sua, di Carlo, il patron di questo luogo dell’amicizia.
antipasti.jpg gnocchi.jpgDa non confondere col Bar degli Amici (tel. 348 4381609), dove la mamma di Giacomo e Carlo Bologna aveva la sua mitica osteria che attirò personaggi celebri, da Gianni Rivera a Luigi Veronelli, negli anni Sessanta, quando nacque la Monella, Barbera del Monferrato vivace.
bologna-esterno.pngOra, la Vineria Taschet avrà il faccino radioso, da oggi, mentre la trattoria I Bologna (tel. 0141 644600), erede dell’epopea di mamma Caterina, ha la corona radiosa del Golosario Ristoranti, il massimo dei voti.
premiazione.jpgE qui c’è Mariuccia che fa degli agnolotti spaziali
agnolotti.jpgcosì come i tajarin, mentre il figlio Beppe codifica tutta la cucina fino alla teoria dei dolci ed è bravissimo.
dolci.jpgUna cucina di altissima soddisfazione, servita in sala da Cristina, la sua compagna, con il mitico Carlo, il papà, che stappa le bottiglie giuste.
bologna-famiglia.jpgIn paese si fa la spesa alla macelleria Borio (tel. 0141644794) – da quando avevo 3 anni mangio quella carne, dove andava mia mamma a far la spesa in bicicletta – ma qui ci sono due mitici panifici: Fongo (tel. 0141 644764), che ha portato le lingue di suocera in tutto il mondo e Bo (tel. 0141 644349), che prosegue le medesime tracce ed è presente in diversi negozi di Milano.
Ma che dire della Cantina Sociale ‘L Post dal Vin (tel. 0141 644143), che ha una teoria di Barbera di notevole valore e l’altro giorno da Taschet mi sono fatto aprire la Matutona, Barbera frizzante del mio privilegio, che nasce nelle vigne del mio paese, Abazia di Masio.
Da cercare anche Scarzella, nuova cantina di Rocchetta, che ha debuttato a Golosaria Monferrato e fa una Barbera e un Grignolino d’Asti di notevole valore.
coppi-antichi.jpgTuttavia, non posso tacere due novità assaggiate nel Resort Braida: la nuova Barbera d’Asti Curej 2019 della Cascina San Bernardo che è espressione di questa porzione di territorio di buone altezze (Asinari) e il Grignolino d’Asti Limonte 2020 (spettacolare, come potrebbe essere un buon Nebbiolo delle Langhe, anche se questo Grignolino è molto di più).
curej.jpgRocchetta Tanaro, in tre giorni, è stato tutto questo: il fascino immutato del paese dove tutti, come a Quarna superiore (qui c’è strumento a fiato per ogni abitante), suonano la musica della qualità.

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