Con gli Invernizzi, la formula innovativa che consente l’acquisto di prodotti e piatti d’eccellenza da gustare a casa, o la possibilità di goderli ai tavoli della bella boutique del gusto

«Date della qualità!» era il consiglio che Giacomo Bologna dava a chiunque gli chiedesse cosa fare per lavorare nel campo del gusto. Chi in questi anni ha preferito seguire scorciatoie, non ha fatto molta strada, i più hanno chiuso. Chi al contrario, anche con fatica, ha seguito questa via, i risultati li ha avuti, eccome. È il caso di Corrado Invernizzi, alfiere del gusto che i nostri lettori affezionati ben conoscono per il suo esser l’istrionico patron di quel Le due colonne di Albignano, frazione di Trucazzano, che è tavola della nostra predilezione.

Trasformata e portata all’eccellenza la sua splendida trattoria, che ora viaggia a gonfie vele, da personaggio vulcanico qual è, con passione pari alla sua stazza e incapace di stare fermo, da quasi un anno ha intrapreso un’altra nuova attività. Ha rilevato un’insegna storica di Lodi, la Gastronomia Gaudenzi (corso Vittorio Emanuele II, 60tel. 0371421914) e ha iniziato questa sfida affascinante, mettendo in campo tutta la sua intelligenza e la sua capacità di saper leggere la realtà.

Sulla scorta delle riflessioni frutto dei dibattiti svolti a Golosaria e seguendo i temi che hanno accompagnato il nostro lavoro del Golosario, Corrado innanzitutto ha fatto una scelta di campo chiara: qualità, appunto, e sapendo che un piccolo negozio, per avere successo non può che essere boutique del gusto, ha messo insieme una serie di prodotti che son dei gioielli (eccellenze del nostro Golosario che vanno dalle lingue di Mario Fongo di Rocchetta Tanaro ai formaggi del sommo Angelo Croce di Casalpusterlengo e ai caprini di Amaltea di San Vittore Olona, piuttosto che al Prosciutto Sant’Ilario di Lesignano de Bagni o alle prelibatezze di Domori o il cioccolato Valrhona).

Essendo una gastronomia ha poi organizzato la preparazione di piatti da asporto. Ma, colpo geniale, seguendo la tendenza lanciata a Golosaria delle “ciberie”, nel negozio, ha dedicato metà del locale e il bel dehors, ideale in questa stagione, alla possibilità di gustare le specialità del giorno e i prodotti in loco. A seguire banco e sala ha chiamato sua moglie Bianca, che è la simpatia fatta persona, e che divide i compiti con l’ottima Elena Codogno, a sua volta sorridente e veloce. Preparazioni e piatti li ha affidati invece a Gregorio Sancille, chef talentuoso e a sua volta compagno di viaggio affidabile, visto che con Corrado ha già lavorato lunghi anni.

In sintesi. Delle “Due colonne”, una, Bianca e Gregorio, son qui, l’altra, Corrado e Piera (sorella di Bianca) è rimasta a sostenere l’attività storica. Morale. Qui potrete fare una spesa da leccarvi i baffi, portando a casa anche pasta fresca, sughi, conserve e senza rinunciare al vino, visto che il locale è anche enoteca, e per farvi un’idea di quello che avrete a disposizione, non dovrete fare altro che guardare le centinaia di bottiglie (tra cui, nostri Top Hundred) in esposizione che coprono un’intera parete della gastronomia. Altrimenti, come abbiam fatto noi, potrete godervi una signora sosta a tutta gola, fermandovi ai tavoli della gastronomia, gustando autentiche leccornie come elegante galantina di faraona, salame d’oca o quel marbrè che nessuno fa più! Poi una succulenta lasagna lodigiana (con basilico e raspadura) o risotto allo zafferano, coscia di faraona con funghi e ribes o agnello, melanzane o patate al forno, prima di chiudere con un assaggio di raspadura gorgonzola e pannerone lodigiano o ghiotta mandorlata, autentiche glorie del territorio.

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