Importati nel ‘600 dalla Spagna attraverso la Provenza, i fagioli di Badalucco, chiamati anche rundin per la forma ovoidale, hanno trovato nella valle della Nervia, nella valle di Oneglia e nella valle Argentina un habitat ideale. Piccoli, carnosi, bianchi come confetti e delicati nella pasta, si consumano tanto freschi quanto secchi e sono ingrediente essenziale di diverse ricette locali come la capra e fagioli, piatto simbolo, o in pastella nei frisceu (gustose frittelle genovesi) e ancora nella zemin, zuppa autunnale tipica ligure con verdure di stagione. La produzione è esigua, difesa anche dal Consorzio che riunisce i pochi produttori. Tra questi ricordiamo Anna Librando attiva a Borgomaro.
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