Il 2022 ha portato un completo restyling grafico delle etichette di questo birrificio che rappresenta al meglio la Val d’Aosta e la sua anima alpina. Non a caso protagonista anche nell’immagine è il profilo del Grand Combin, il massiccio che si erge a 4.000 metri di quota, re incontrastato della Valle del Gran San Bernardo, la vallata dove questo birrificio ha un moderno impianto con 4.500 i metri quadri a disposizione, una sala cottura da 35 ettolitri e una cantina da 800 ettolitri. Rémy Charbonnier e Stefano Collè sono maestri nel dare un’impronta 'alpina' alle loro birre: dall’acqua utilizzata, innanzitutto, ai prodotti che talvolta le caratterizzano. Tra le birre da non perdere, quelle della prima ora, come la Balance (märzen scarica di luppoli e dal corpo leggero, decisamente intrigante), la Napea (helles) e la Amy (oatmeal stout, la cui cremosità avvolgente è proprio tipica dell’avena). Decisamente piacevole anche la Rauch, elegante e molto beverina. Poi la Blou (birra di segale), la GNP (triple d’ispirazione belga contraddistinta dall’infusione a freddo di genepy) e la Via Francigena, classica bitter inglese dalla gradazione alcolica modestissima (3,3%). Hanno abbracciato anche la lattina, dove spiccano soprattutto le loro Ipa.
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