Figlia d’autore, Milena prosegue la tradizione del grande Aldo di Castiglione

Il ricetto è una casaforte protettiva racchiusa da mura, in questo caso del X secolo, che domina il centro di Portacomaro, il paese di Papa Francesco, come si evince da un’etichetta del Grignolino d’Asti “Laudato”, che svetta nella Bottega del Vino allestita in un torrione. Pochi anni fa questo ristorante era nei dedali delle vie all’interno delle mura, poi la scelta di diventare un tutt’uno con la Bottega del Vino che ha un dehor affascinante, sotto le mura del Ricetto, davanti alla piazza del paese. Noi abbiamo cenato li, una sera di maggio, e sembrava un sogno: il primo caldo di primavera, i ragazzi per le strade, gli scout, il cartello che annuncia il divieto di sosta perché un lato del ricetto rappresenta lo sferisterio dove si combatterà un duello di pallone elastico, lo sport tipico del Monferrato. Come tipica è la cucina di Milena Cavagnero, figlia del grande Aldo di Castiglione, titolare di un mitico ristorante che stava a pochi chilometri da qui. Lei, insieme al marito Roberto e al figlio Matteo, è l’anima della cucina (aiutata dalla brava Mariella), che ha ereditato tutte le ricette iconiche del papà, monumento della cucina tipica monferrina che ci ha lasciati troppo presto. Due parole bisogna dirle però anche di Roberto, il marito di Milena, e del figlio Matteo, bravissimi padroni di casa, che si districano fra le calde sale dell’interno e questo dehor imperdibile. La carta dei vini parla di competenza rara, se è vero che oltre ai vini del Monferrato troviamo anche chicche come il Primitivo di Morella (top dei top di Golosaria) o il Biancolella di Cenatiempo, a prezzi mai visti in quanto a onestà. Il tocco del figlio lo si evince invece da etichette sorprendenti, come i rossi di Davide Marello di Valfenera (eccellente il Piemonte Grignolino!) oppure quelli “vinosi” di Luca Gili di Settimo Rottaro, un angelo matto che insieme all’enologo Giampiero Gerbi sta nobilitando antichi vitigni (il nerello ad esempio) da viti vecchie oltre 50 anni. E Matteo fra poche settimane userà questi vini per festeggiare il suo matrimonio.
Questa lunga premessa per dirvi che, sia che vogliate scoprire la schietta cucina astigiana, sia che siate appassionati di vini e vogliate conoscere calici di valore, questo è il posto ideale. Il menu del giorno è raccontato su un foglio, dove appare il tris monferrino (14 euro) per eccellenza, eseguito alla perfezione: battuta di fassone, vitello tonnato e un’insalata russa che personalmente annovero fra le migliori dell’anno.

Fra i primi, i tagliolini al ragù di salsiccia saranno ghiotti e autentici (11 euro), così come gli agnolotti fatti a mano al sugo d’arrosto (c’erano anche le orecchiette alle verdure primaverili e basilico).

Fra i secondi, il coniglio alla ligure (14 euro) sarà un altro piatto di perfetta esecuzione e soddisfazione, a esaltare una ricetta che dice Monferrato. Ma non da meno sarà lo stracotto di vitello alla Barbera (14 euro) e, per me che sono goloso, gli asparagi alla parmigiana.

Tenetevi forti per i dolci, perché il Bùnet piemontese (6 euro) sarà proprio quello di Aldo, come me lo ricordavo: il più buono di sempre, il paradigma del Bùnet, per intenderci.

Molto buona anche la bavarese ai frutti di bosco con fonduta di cioccolato e il gelato al gusto crema della nonna, prodotto da una notevole gelateria di Monforte d’Alba (Précis Patrygelateria). Che dire, se non gioia: un luogo ritrovato alla vigilia di Golosaria Monferrato, coi prezzi più onesti del circondario e una cultura di cibo e vino solida che viene da lontano. Radiosi!

ANTICO RICETTO
Ristorante Vineria
Piazza Marconi, 16
Tel. 0141 202699
Portacomaro (At)

 

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