Al via la raccolta firme per l'educazione a stili di vita sani
Un cambio di paradigma per la salute pubblica e il futuro del Paese: con queste premesse è partita ufficialmente ieri, 29 maggio, con il deposito presso la Corte Suprema di Cassazione, la raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare promossa dal Comitato Longaevitas.
L'ambizioso progetto mira a rendere obbligatorio l'insegnamento dell'educazione alimentare, ambientale e agli stili di vita sani in tutte le scuole italiane, dagli asili nido fino ai percorsi universitari, estendendolo anche ai centri di formazione delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del soccorso pubblico.
L'iniziativa, coordinata da una rete di referenti su tutto il territorio nazionale, nasce dalla constatazione di crescenti criticità per la salute dei cittadini, quali l'aumento dell'obesità infantile, dei disturbi del comportamento alimentare, della sedentarietà e delle patologie croniche degenerative.
Di fronte a questo scenario, il Comitato Longaevitas propone un intervento strutturale, volto a promuovere fin dalla giovane età una cultura della prevenzione e della consapevolezza. Tra gli obiettivi cardine vi sono la valorizzazione della dieta mediterranea, la promozione delle eccellenze agroalimentari italiane, l'incentivo al consumo responsabile e la sensibilizzazione verso la sostenibilità ambientale.
A sostenere la proposta è un comitato promotore multidisciplinare, che include professionisti del settore medico, educativo, giuridico, ambientale e militare, con la direzione scientifica affidata al noto nutrizionista Professor Giorgio Calabrese.
"Vogliamo fare dell’educazione alimentare un diritto di cittadinanza e uno strumento concreto di prevenzione" – ha dichiarato Salvo Latino, presidente del Comitato Longaevitas – "È un investimento nella salute pubblica, nella sostenibilità ambientale e nel capitale umano del Paese. Promuoviamo un modello che tuteli il sistema agroalimentare, la sovranità alimentare, la biodiversità, l'agricoltore custode e i mercati locali."
La proposta ha già incassato il sostegno di importanti realtà scientifiche e professionali, tra cui il Consiglio dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali e quello dei Tecnologi Alimentari. I cittadini interessati a contribuire alla raccolta firme possono farlo attraverso la piattaforma digitale del Ministero della Giustizia, recandosi presso gli uffici comunali abilitati o partecipando agli eventi pubblici che verranno organizzati sul territorio.
Ulteriori informazioni, aggiornamenti e il link diretto per la firma digitale sono disponibili sul sito ufficiale del Comitato, www.longaevitas.it.