Un nuovo libro esplora l'identità, l'adattamento climatico e le tecniche di appassimento del patrimonio ampelografico meno conosciuto della provincia, aprendo scenari per il futuro della viticoltura.

La provincia di Verona è un mosaico viticolo di straordinaria ricchezza, la cui fama internazionale si fonda su denominazioni e vitigni ben noti. Tuttavia, esiste un patrimonio meno esplorato, una biodiversità preziosa che l'associazione G.R.A.S.P.O. (Gruppo di Ricerca Ampelografica e Salvaguardia del Patrimonio Originale) si impegna a riscoprire e valorizzare. Frutto recente di questo meticoloso lavoro è la pubblicazione "I Vitigni rari di Verona, identità, clima, appassimento", un volume curato da Aldo Lorenzoni che si propone come strumento di conoscenza e riflessione.
Il libro nasce dalla consapevolezza che il futuro della viticoltura, anche in un territorio di grande successo come quello veronese, possa trarre beneficio dalla riscoperta di varietà antiche. Queste possono offrire risposte originali alle sfide poste dal cambiamento climatico e contribuire a una maggiore distintività delle produzioni.

L'interesse per la conservazione delle "vecchie viti" e dei "vigneti storici", recentemente sottolineato anche da una risoluzione dell'O.I.V. (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), trova in iniziative come quelle di G.R.A.S.P.O. una concreta applicazione. L'impegno dell'associazione nel portare queste tematiche all'attenzione di un pubblico più vasto è stato evidente anche durante l'edizione 2024 di Golosaria Milano, dove i visitatori hanno potuto assaggiare in anteprima i vini ottenuti da alcuni dei vitigni approfonditi in questo libro.

Ma quali sono questi vitigni "rari" o dimenticati che il libro intende riportare alla luce? Si tratta di un vero e proprio viaggio attraverso il potenziale nascosto tra la Lessinia e il Garda. L'indagine presentata nel volume esplora le caratteristiche agronomiche ed enologiche di numerose varietà, per molte delle quali è stato analizzato anche il comportamento durante la fase di appassimento, confrontando i dati attuali con preziose testimonianze storiche.
Tra le pagine, si incontrano nomi e storie affascinanti. Si scopre, ad esempio, la Brepona, che dopo essere rimasta celata per oltre un secolo tra vecchie vigne di Garganega, oggi vinificata in purezza, si rivela un bianco moderno, sapido e vivace. Dall'Alta Lessinia giungono la Saccola Bianca e l'Ottavia, caratterizzate da un profilo più incisivo e un'acidità che le rende promettenti per la spumantistica. La Leonicena si fa apprezzare per la sua capacità di mantenere freschezza anche in annate calde e per una notevole resilienza alla flavescenza dorata. Suscita curiosità la Rossa Burgan, frutto di un incrocio naturale, che sembra richiedere limitati interventi e dona un rosso dal gusto originale, pur con una pigmentazione non intensa. Dalla Lessinia proviene anche la Pontedara, capace di esprimere complessità e potenza, con un interessante potenziale evolutivo.

graspo2.jpgUn focus particolare è dedicato alla Quaiara, recentemente iscritta da Graspo nel Registro Nazionale, che non solo offre un rosso speziato e contemporaneo, ma riveste anche un ruolo genetico significativo come progenitrice di vitigni noti come Glera e Molinara. Infine, il Liseiret, o Gouais Blanc, riscoperto in Lessinia, si distingue per la sua spiccata acidità e per un importante contributo genetico alla storia della viticoltura europea.

Questi vitigni, e altri ancora, concorrono a delineare un quadro più ampio e sfaccettato dell'identità ampelografica veronese. G.R.A.S.P.O. ipotizza inoltre l'esistenza di forti legami genetici tra le varietà riscoperte e quelle storiche del territorio, un'affascinante linea di ricerca che si sta sviluppando in collaborazione con il CREA di Conegliano attraverso analisi del DNA.
"I Vitigni rari di Verona, identità, clima, appassimento" (300 pagine a colori, Tipografia Centrale) è un'opera corale che vede i contributi di Aldo Lorenzoni, Luigino Bertolazzi, Giuseppe Carcereri De Prati, Attilio Scienza, Enzo Corazzina, Ermanno e Francesca Murari, Luigi Mariani, Diego Tomasi, Daniele Accordini, Alberto Sabaini e Gianmarco Guarise..
È possibile richiederlo contattando luigino@graspo.wine, con un contributo all'Associazione Graspo di 30 euro, spese di spedizione incluse. 
 

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