Su ilGusto.it Paolo Massobrio degusta i vini affinati nelle ex miniere di Cogne con risultati sorprendenti

Nell’articolo uscito questa settimana sul gusto.it Paolo Massobrio è a Cogne, dove visita le miniere più alte d’Europa. Qui la Cooperativa Mines de Cogne, dopo accurati studi su temperatura e umidità delle gallerie di magnetite, ha lanciato l’appello alle aziende del territorio per utilizzarle per affinare vini e formaggi. Hanno aderito con entusiasmo tre cantine e Massobrio ha degustato i loro vini oggetto di questo particolare affinamento.

Della Cave Mont Blanc de Morgex et de La Salle, ecco lo Spumante metodo classico Extra brut 2019 (degorgement 2021) da uve priè blanc al 100%: ha sorso pieno e note di frutta con sfumature agrumate; il Blanc de Morgex et de La Salle 2020 ha una nota sapida molto accentuata.

De La Crotta de Vegneron, Massobrio giudica stupendo il Chambave Muscat 2020, moscato bianco in purezza; il Fumin 2017 è un vino ancora giovane, intrigante, che ha sempre la frutta protagonista.

Infine della Cave des Onze Communes, realtà cooperativa di 160 soci, si è rivelato pieno il Petite Arvine 2020: ha sorso rotondo, speziatura elegante e un aroma intenso di ananas; il Torrette Superiore 2020 ha profumo di piccoli frutti e una buona freschezza.

Al termine degli assaggi Massobrio nota che in tutti i sei vini sembra che la miniera abbia favorito una lenta maturazione che esalta il frutto.

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