Dal Nord al Sud, spaziando dal salato al dolce, i prodotti straordinari assaggiati da Paolo Massobrio

Sulla tavola del Golosario (che a questo punto sono io), prima dell’evento e anche dopo, sono giunti alcuni prodotti che ritengo straordinari e ve li cito brevemente, qualora voleste anche voi rifare l’esperienza.

Partiamo dalla Calabria, dove finalmente domenica ho potuto guardare nei volti la soddisfazione dei miei dieci amici, segnando ciò che hanno preferito. Fra i salumi credo abbia vinto la ’nduja dell’azienda Mandarino (contrada Cona – tel. 3488028557) di Belsito (Cs) che era perfettamente equilibrata, per nulla greve, adatta ad essere spalmata, ma anche come ingrediente di cucina (e la proverò). Il pane suddetto era speciale: si tratta del Pane Storto di Monica Florio, produttrice eclettica e creativa di Cosenza (corso Telesio, 29 – tel. 3383250413), che ha conquistato con i campioni di pane secco con datteri, fichi, uvetta; pomodori secchi e mandorle; bacche di goji e noci macadamia; frutta esotica e anacardi e poi con il pane con farina integrale, segale e una base di semi oleosi, che rendono il pane leggero e digeribile.
pane storto.jpgEccoci poi alle sfiziosità di Zinurra (nome dialettale dei carciofini selvatici della Locride), azienda di Benestare (Rc) dell'azienda agricola Brizzi Valentina (Rione San Francesco, 13 – tel. 3471045571): ottimi gli involtini di melanzane, ma anche i pomodori secchi di Siccagno in olio extravergine di oliva.
zinurra.jpgResto in Calabria, per dire che, a oggi, uno dei migliori panettoni assaggiati è di Amantea (corso Vittorio Emanuele, 26 – tel. 098241377), dell’Antica Salumeria Formaggeria Mazzuca, che mi ha inviato anche un assaggio di bottarga, perfetta con la pasta.
mazzuca.jpgIn Sicilia, al netto della caponata di Burgio (piazza Cesare Battisti, 4 – tel. 093160069) di Siracusa che rimane un must senza appello, Carmencita mi ha davvero stupito con le acciughe “Concetto” lavorate a mano, aromatizzate e condite con menta, aceto, peperoncino e capperi, di una qualità davvero superiore. Fatevele spedire e mi direte.
caponata-burgio.jpgFra i salumi, vi racconteremo a parte le bontà del Salumificio Chiesa (via Calice, 74 – tel. 019692671) di Finale Ligure (Sv), ma quel prosciutto cotto di Salumi Sei Colli di Montichiari (via Santellone, 37 – tel. 030964961), in Franciacorta era veramente spaziale. Buoni anche i salumi di Giovanni Bignami (Comunità Valnure in via San Bono, 16 – tel. 335 8436067) di Ponte dell’Olio (Pc) in particolare il Salame cotto del Pont, una vera chicca.
bignami.jpgInenarrabili le bresaole di Brisval (di Fassona piemontese, di Angus, di Wagyu e poi un carpaccio di picanha delizioso) di Chiavenna (via Mario del Grosso, 5 – tel. 3388110278). Bravo Luca Alosi!
brisval.jpgE poi la novità di quest'anno di Marco D’Oggiono Prosciutti (via Lazzaretto, 29) di Oggiono (Lc): un succulento cotechino che si cuoce in dieci minuti. Fantastico! 
cotechino.jpgA casa sono arrivati anche formaggi e vince su tutti la toma Monscera del caseificio Dellapiazza (via Quarata, 16 – tel. 3465433448) di Jodi Maccagno che sta a Trontano (Vco), anche se la selezione dei formaggi di Capoferri (piazza Umberto I, 2 – tel. 035933125) di Adrara San Martino (Bg) era di grandissimo livello (la Formaggetta di Malga, lo Stracchino Monte Bronzone, il Bitto d’Alpeggio 2021) e l’ho accostata alla mostarda di Luccini.
capoferri.jpgDi Tullio Valcanover segnalo una confettura pazzesca, Le 3 Donne del cuore, fatta di fragole, merlino (concentrato di mosto) e petali di rosa. Siamo ad Altopiano della Vigolana (fraz. Bosentino - via Venezia, 2 – tel. 3473060030), nell’Az. Agr. Ca’ Dei Baghi di Michele Valcanover.
ca dei baghi.jpgIl tonno superlativo era quello Rosso dello chef Roberto Pisano del ristorante La Spigola di Golfo Aranci (via Colombo, 19 – tel. 078946286) che lo propone in vasetti. È una delle migliori nostre soste dell’anno.

Dalla Liguria ottimi i grissini stirati a mano ai nove cereali di Pipollo e quelli in olio extravergine di oliva.
grissini.jpgE poi dell’azienda Arimondo dal 1791 l’antico Biscotto di Pontedassio di Caterina e Sebastiano di Arimondo di San Bartolomeo al Mare (Im), da una ricetta del 1906, spaccato a mano come una volta, davvero fragrante grazie alle 36 ore di lievitazione e la cottura nel forno a pietra. Quindi i loro baci di cioccolato (cioccolato Venchi), che riempiono il palato.
biscotto-pontedassio.jpgChiudo con tre panettoni: quello di Gur.me Bakery di Viterbo (via della Piatta, 5 – tel. 3761330054) che aveva una copertura di nocciole candite,
gur.me.jpge poi il panettone di Pula senza lattosio prodotto dalla Forneria di Antonia Zara di Pula (Ca).
panettone-mandorle.jpgHo avuto anche il privilegio di assaggiare il primo panettone appena sfornato della panetteria Dal Mauro di Alessandria (Galleria Guerci – tel. 3515432436) e devo dire che Fabio Toninello ha fatto centro: lo dice la tavola che lo ha divorato tutto.
panettiere.jpgSui dolci vi assicuro che il Lingotto di Cremino da 150 g di Daniele Vestri, cioccolatiere ad Arezzo (via Romana, 161 B/C – tel. 0575907315), è fantastico, così come la sua selezione di praline.
vestri.jpgOttima, anzi la migliore di sempre è poi la Sbrisolona della Gelateria Bar Centrale di Araldi Davide di Marcaria (via V. Veneto, 29 – tel. 0376 903028).
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