Per il biennio 2023-2024 sono 222, accomunati dall’appartenenza al territorio, dalla passione per il proprio lavoro, dall’alta qualità della loro produzione e dell’offerta agroalimentare e vitivinicola

Sono ben 222 gli imprenditori dell’enogastronomia - dei quali 20 nuovi e 118 quelli selezionati da almeno 5 edizioni consecutive - che si sono fregiati del titolo “Maestri del Gusto di Torino e provincia” per il biennio 2023-2024, oggetto di una accurata selezione di Camera di commercio di Torino, il suo Laboratorio Chimico e Slow Food. Ad accomunarli, l’appartenenza al territorio - Torino e altri 90 Comuni della provincia -, la passione per il proprio lavoro, l’alta qualità della loro produzione e dell’offerta agroalimentare e vitivinicola. Il titolo ottenuto è anche la sintesi di un’attività portata avanti con successo, volta alla creazione di una rete e di un sistema tra i vincitori, in grado di esprimere l’eccellenza agroalimentare di un’area estesa ben 6.832km2. Esempi di ciò, eventi di presentazione condivisi, la presenza di alcuni prodotti di altri Maestri del Gusto nei rispettivi punti vendita, fino all’utilizzo reciproco delle materie prime nella creazione di nuove proposte. Un esempio? Il pastificio che ogni mese realizza un agnolotto diverso, con un ripieno dedicato ad un Maestro del Gusto. Oppure il vermouth con fava di cioccolato, i cioccolatini ripieni di liquori Maestri del Gusto o con il Caluso Passito... Eccellenza chiama eccellenza.
diplomi.jpgDelle 26 categorie merceologiche nelle quali sono divisi, emerge quella delle pasticcerie (con 29 Maestri di cui 4 nuovi), seguita dai viticoltori (22 di cui 1 nuovo) e a pari merito gelaterie (19, di cui 2 nuove) e aziende agricole (19, di cui 2 nuove). Esistono anche categorie più originali come gofri e miasse, con ben 3 rappresentanti, molini (3), case da tè (2), produttori di olio (3) o di vermut (2). Sono due le categorie con un solo rappresentante ciascuna: le aceterie e i salumifici.
marron glacè dell'agnese.jpgIl paniere di prodotti rappresentati è il racconto più autentico e sincero della cultura enogastronomia di questo suggestivo angolo del Piemonte, ma è anche rivelatore delle nuove tendenze e delle nuove tematiche messe in essere nel settore: citiamo, ad esempio di questo continuum ricco di spunti, gli agnolotti e il gelato gastronomico, il cioccolato artigianale e il panettone in vasocottura, i distillati alpini e le tisane istantanee. Criteri utilizzati anche in fase di giudizio e di selezione per conto della Camera di commercio e di Slow Food; infatti, per la prima volta, è stata presa in considerazione non solo la qualità e la bontà del prodotto finale delle singole realtà, ma anche alcuni aspetti etici e amministrativi della loro attività. Al Laboratorio Chimico, invece, il compito di valutare gli aspetti igienico sanitari, ma non solo. Le aree oggetto di verifica sono state negli anni ampliate: non solo igiene e autocontrollo alimentare, ma anche comunicazione e informazione al consumatore, ad es. l’etichettatura, la sostenibilità ambientale, lo smaltimento degli imballi ecc.
tajarin ragù.jpgRicchissimo il carnet di proposte offerte a chi è Maestro: fiere in Italia (come ad esempio Vinitaly, Cibus, Fiera Nazionale del Peperone, Messer Tulipano, Golosaria Milano, Degustè), eventi (Festival del Giornalismo Alimentare, Play With Food, degustazioni e vendita presso l’aeroporto di Torino Caselle e Bergamo Orio al Serio), inserimento in pubblicazioni di settore (Il Golosario, Guida Torino La Pecora Nera), appuntamenti internazionali come l'Eurovision Song Contest che in maggio ha visto i Maestri protagonisti delle degustazioni al Media Center di Palazzo Madama o le ATP Finals di tennis appena concluse. Non solo. Ai Maestri vengono offerte numerose occasioni di formazione, dalle video pillole sul sito, dedicate a temi come la sicurezza alimentare, l’etichettatura, l’export, alle master class dedicate all’uso dei social e alla comunicazione, senza dimenticare le proposte e i progetti di Camera di commercio su digitale, export e così via.
E c’è un modo velocissimo per conoscerli uno ad uno, e per appassionarsi alle loro storie umane e professionali: il portale di riferimento https://www.maestridelgustotorino.com/, che nell’ultimo biennio ha registrato oltre 81.000 visite. La maggior parte degli utenti – sempre più giovani – utilizza smartphone o tablet (circa il 70%) con una consultazione più frequente in prossimità dei fine settimana. Il che sembra indicare che le visite al sito avvengono soprattutto in fase di programmazione di eventi conviviali o comunque di spese alimentari da fare nel weekend. E poi, ecco i social: Facebook (più di 16mila follower) e Instagram (più di 3.000 follower).

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