A Briona (NO), da Fabio Soldano e Stefano Minoggio, una tappa imperdibile che vale il viaggio

Iniziamo dalla fine. Ovvero dall’esclamazione all’unisono all’uscita del locale, “Il viaggio è valso la pena!”. Eh già, perché questa osteria che all’esterno pare uguale a tante altre, sita in una minuscola piazza di uno sperduto paese del novarese, si è rivelata a tutti gli effetti una piacevolissima sorpresa. A partire dal “componente” umano che la governa, due amici d’infanzia coetanei, entrambi diplomati alla Scuola Alberghiera di Novara ed entrambi assai appassionati del loro lavoro.

 

Fabio Soldano, trentaseienne, è in cucina e ha già alle spalle numerose esperienze professionali in locali top. Si ispira (giustamente) alla tradizione, ma con un suo tocco personale di creatività e di rivisitazioni che non hanno la minima sbavatura. E ha anche la personalità che gli consente di impostare un menu che si priva per scelta di alcuni piatti simbolo come i risotti.
 

Stefano Minoggio, di un anno più grande, anch’egli chef, ha invece deciso per questa esperienza condivisa, di lasciare i fornelli all’amico per dedicarsi alla sala e alla ricerca quotidiana di materie prime d’eccellenza; e lo fa viaggiando su e giù per il novarese a bordo della sua motocicletta. E, sebbene non abbiamo la controprova, appoggiamo in toto la sua scelta perché dimostra durante il servizio una rara garbatezza e squisitezza, oltre ad una acclarata competenza su materie prime e vini. E’ infatti anche autore di una carta dei vini mai banale, che premia il territorio con alcune chicche introvabili altrove. Ma non è tutto. Stefano è un raffinato artista del legno, che scolpisce e modella con bravura. Sue molte creazioni che fanno capolino nelle due sale di servizio. Dall’imponente bancone all’ingresso alla graziosa nicchia dell’enoteca; dalle assi che tappezzano una delle pareti, fino ai tavoli e alle sedie di varie fatture e dimensioni.
 

Ma veniamo ai piatti. Di pregevole sapore e consistenza l’abbinata di antipasti che comprendeva il vitello tonnato e la carne cruda Piemontese battuta al coltello, maionese alla senape e salsa bbq, acquistata da un macellaio di fiducia del luogo. Squisite entrambe. Tra gli antipasti, anche fiori di zucca al forno ripieni di ricotta di bufala, pomodorini e olive taggiasche (€ 13), oppure patè di fegato di faraona con lamponi, nocciole caramellate e cioccolato fondente (€ 14).

Caccetta_antipasto.jpegSorprendono, a seguire, i passatelli con ragu di agnello e pecorino (€ 15), al pari dei plin di manzo, cacio e pepe. Entrambi da standing ovation. Ci sono anche i ravioli di ricotta di bufala e maggiorana alla carbonara (€ 15), e i tajarin all’uovo con nero e uova di seppia al timo (€ 15).

Caccetta_primo.jpegSullo stesso (alto) livello, la faraona alla Wellington con olive nere, spianata piccante, agretti e maionese alla senape (€ 19); in alternativa seppia, crema di pistacchi e carciofi al rosmarino (€ 19), terrina di coda di manzo croccante con crema di carote al timo (€ 18), ed infine agnello arrosto ripieno di lardo e salvia con asparagi (€ 19).

Chiuderete alla grande con due dolci super: la mousse di mascarpone del sommo Caseificio F.lli Baruffaldi – di stanza con annesso show room nel paese limitrofo di Castellazzo Novarese – con cioccolato e mango (€ 7), e lo squisito gelato sifonato al fior di latte, caramello salato e nocciole Piemonte.

Caccetta_dessert.jpgStarete davvero bene dal principio alla fine. E l’osteria è a soli dieci minuti dal casello autostradale di Biandrate (Mi-To). Una deviazione che vale il viaggio e il sorriso finale.

  

Osteria del Caccetta

Briona (No)

piazza Generale Paolo Solaroli, 26

tel. +39 0321 182 8067

Aperto a cena dal martedi alla domenica compresa. Pranzo solo domenica.

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