Il pecorino di Pienza è ormai un simbolo, un sigillo, alla stregua del gruppo di cipressi vicino montalcino o delle crete senesi che in certe stagioni assomigliano a un mare ondulato. È un formaggio a pasta dura ottenuto da latte di pecora pastorizzato, caglio, sale e fermenti lattici e, a seconda della zona di produzione, modifica i tempi di affinamento, anche se è d’obbligo una stagionatura in barrique di rovere per almeno 90 giorni.

Tra i numerosi produttori citiamo la Fattoria Pianporcino di Pienza dove sono in vendita e in degustazione veramente tante tipologie: si inizia con i Freschissimi (con il primo sale, ricotta, ravaggiolo), i Freschi (pecorino fresco, misto fresco, tipo Brie), gli Stagionati (rosso, crudo, riserva, 80 giorni), gli Speziati (pepe nero, peperoncino, tartufo, noci, zafferano), gli Erborinati (latte crudo e muffato bianco) fino ad arrivare agli Affinati (foglia noce, fieno, vinacce, crusca).
Gli oltre trenta tipi di formaggio sono frutto di particolari stagionature e inoltre si trovano anche esemplari fatti maturare in fossa ed erborinati dolci e piccanti. Sempre a le Ginestre ci ha stupiti il “Peconzola”, un pecorino addizionato con le muffe e i lieviti tipici del Gorgonzola, che dà vita a un formaggio cremoso con crosta edibile.
Altro campione di una delicatezza e gusto unico si è rivelata la ricotta, ideale nel ripieno dei famosi ravioli. Senza dimenticare il Pecorino in vinacce e foglie di noce, dalla forte personalità.