Eletta all’unanimità dal rinnovato CdA

Ruenza Santandrea, nome noto e apprezzato nel panorama vinicolo regionale, nazionale ed europeo è stata eletta all’unanimità presidente del Consorzio Vini di Romagna riunito in assemblea mercoledì 27 maggio. Succede a Giordano Zinzani, che lasciato l’incarico dopo quattro mandati triennali consecutivi; ognuno dei mandati ha la durata di traenti.
 

«Consapevole di andare a ricoprire questo importante ruolo in un momento storico decisamente complicato per il vino romagnolo, e non solo, spero nell’impegno di tutti per dare nuovo slancio al nostro settore – ha commentato la Santandrea, che è anche la prima presidente donna nella storia del Consorzio Vini di Romagna – Tutti possono fornire il proprio contributo e assieme dobbiamo iniziare a ragionare, da subito, su quali azioni e quali strategie mettere in campo per promuovere i nostri vini, figli di un territorio ricco di cultura, tradizioni, gastronomia. Ringrazio quindi per la fiducia espressa dal CdA nei miei confronti e adesso al lavoro, uniti e compatti. Solo così riusciremo a valorizzare i nostri prodotti, ben oltre il Covid-19».

 

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Ad affiancare la neopresidente nei lavori saranno i riconfermati Vice Presidenti Scipione Giuliani (Poderi dal Nespoli, Civitella di Romagna) e Mauro Sirri (Celli, Bertinoro), mentre il nuovo Consiglio d’Amministrazione sarà formato da Francesco Bordini (Villa Papiano, Modigliana), Silvia Casali (Tenuta Casali, Mercato Saraceno), Fabio Castellari (Cantina di Faenza, Faenza), Andrea Achille Emiliani (Agrintesa, Faenza), Riccardo Maraldi (Caviro, Faenza), Roberto Monti (Cantina Forlì-Predappio, Forlì), Alessandro Morini (Poderi Morini, Faenza), Marco Nannetti (Terre Cevico, Lugo), David Navacchia (Tre Monti, Imola), Alberto Perdisa (Insia – Palazzona di Maggio, Ozzano dell’Emilia), Enrico Prugnoli (Cantina Sociale di Cesena, Cesena), Daniele Rossi (Cantina dei Colli Romagnoli, Faenza), Sandro Santini (Tenuta Santini, Coriano), Roberto Sarti (Caviro, Faenza), Matteo Vingione (Cavim, Sasso Morelli).

Faentina, classe 1954, sposata, con due figli e due nipoti, Ruenza Santandrea prima di ricoprire il ruolo di Presidente del Gruppo Cevico e delle società controllate dal 2005 al 2017, ha svolto attività professionale come consulente di direzione e di sindaco revisore, collaborando alla costituzione di importanti consorzi del mondo produttivo.

Durante la presidenza di Cevico, è stata anche responsabile del settore vino nazionale dell’Alleanza delle Cooperative, lanciando Vivite, il festival del vino cooperativo, e promuovendo il coordinamento europeo cooperativo del vino con francesi e spagnoli. Ha partecipato al gruppo dei cinque esperti che hanno lavorato per il Ministero dell’Agricoltura alla realizzazione del padiglione vino di Expo Milano 2015. Inoltre, ha ricoperto diversi ruoli in associazioni di sindacati d’impresa, sia a livello territoriale sia nazionale. Ha ricevuto il premio Romagna Wine Festival di “Profeta in patria” e il premio “Voice of Wine 2019” alla WBWE di Amsterdam per il lavoro svolto a sostegno del mondo vinicolo europeo. Dopo aver lasciato la presidenza di Cevico al termine del quarto mandato, e con essa anche gli incarichi collegati sia a livello societario sia sindacale, ha ricoperto il ruolo di Presidente di “Bolè srl”, società nata per produrre e lanciare lo spumante ottenuto da Romagna Trebbiano DOC; incarico tutt’ora in corso.

Sono felice di questa responsabilità che assume Ruenza Santandrea - commenta Paolo Massobrio - che ho apprezzato in questi anni avendo conosciuto da vicino l’esperienza di Vivite: una persona capace di visione, concreta, tenace, che incarna molto bene lo spirito romagnolo. E la mia soddisfazione va anche per i vini di Romagna, dacché diversi neo consiglieri sanno quanto abbia a cuore l’affermazione del Sangiovese, dell’Albana, del Trebbiano e anche dei vitigni riscoperti che raccontano la contemporaneità di una storia vitivinicola antica. A Ruenza, i complimenti miei e di Marco Gatti e di tutto il mondo del Golosario."

 

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