Nella cultura toscana il nome Lamporecchio si associa indissolubilmente a quello dei Brigidini, piccoli dolci, o meglio ‘trastulli’ per dirla come il maestro Artusi, dalla sfoglia dolce e dai contorni irregolari, molto sottili e dal deciso sapore di anice. Tra i loro principali interpreti troviamo la famiglia Desideri, da oltre un secolo impegnata nella produzione tanto da meritare, già nel 1911, la Medaglia d’oro all’Esposizione Campionaria di Milano. All’insegna della tradizione anche la produzione di Cialde di Montecatini, Cantucci di Prato (con la cui sfoglia si realizza anche il Cantumattu) e ricciarelli, alla cui base ci sono ingredienti semplici ma selezionati e un processo ancora oggi di chiara matrice artigianale.