Da Venanzio

Una delle migliori soste dell’anno l’abbiamo fatta qui, dallo chef patron Venanzio Pedrinelli, vero gigante (e non solo per la stazza imponente) del gusto italiano e interprete magistrale delle ricette della tradizione. Suo l’onore di aver portato il ristorante di famiglia al prestigioso traguardo del secolo di onorato servizio (era il 1922 quando nonno Venanzio e nonna Giuditta aprivano una 'posteria con servizio di cucina'). Ma soprattutto suo il merito di aver fatto di questo indirizzo una delle migliori tavole d’Italia. L’ambiente, una villa liberty piena di charme, con le salette eleganti, è un gioiello. Il servizio, coordinato dalla figlia Alice, è impeccabile. La sua cucina, una sequenza di piatti a tutta gola. La cantina è grande. Menu dedicato ai vegani. Nel parcheggio colonnine per auto elettriche. Il locale fa parte dei Ristoranti del Buon Ricordo.

Piatti imperdibili: come una volta…dal paiolo con lo zola (polenta servita direttamente dal paiolo con gorgonzola dolce e cremoso al cucchiaio); chitarrine all’uovo al ragù della tradizione, ricetta di Nonna Giuditta dal 1922; petto d’anatra in salsa alle spugnole e vino di Porto con crostoncino di polenta del Mulino Rigamonti; trancio di branzino con punte di asparagi e pomodori datterini. Dolci a scelta dalla selezione del giorno; carrello di caramelle dai mille colori
Prezzi medi: Antipasti 17; Primi piatti 17; Secondi piatti 22; Dolci 10
Menu Degustazione a 60/65 euro; Menu Di Buon Ricordo a 65 euro; Menu Vegano a 50 euro


Servizi; parcheggio riservato; dehors; menu vegetariano; animali di piccola taglia ammessi; servizio doggy bag

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