Crispino: "Sapuri e amuri" di Calabria in tavola

Nell’Alta Valle del Savuto, a sud-est di Cosenza, si è affermato un progetto imprenditoriale virtuoso che ha realizzato il sogno di “rinchiudere naturalmente” sapori, aromi, colori della terra calabrese…all’interno di vasetti di vetro.

Siamo davanti ad una delle prime realtà conserviere di qualità calabresi, fondata nel 1979 dai fratelli Benedetto e Antonio Crispino con il nominativo “Calabria Food”. Poi, la seconda generazione – i figli di Benedetto, Arturo e Antonio, e la loro madre Francesca, hanno dato vita ad una costola aziendale ancor più di nicchia ed identitaria, denominata “Famiglia Crispino”. Ciò rispecchia fedelmente le loro radici profonde nella ricca cultura enogastronomica locale, e il loro impegno rinnovato, con perizia e con passione, alla creazione di salse, sughi, ‘nduja, e altre specialità tipiche della regione. Fin dalla nascita del nuovo brand, sono stati fissati i pilastri sui quali costruire una produzione nel segno del rispetto e della garanzia della filiera; a partire dalla selezione e utilizzo di solo pomodoro italiano, olio extra vergine di oliva, aromi naturali. E dall’assenza di pomodoro concentrato, di zucchero aggiunto, di coloranti e conservanti. Il pomodoro, infatti, viene cotto a vapore a basse temperature, e non sottovuoto.
Le lavorazioni sono eseguite manualmente, e per la varietà di pomodori datterini si adotta la coltivazione idroponica, fedele ai temi della sostenibilità ambientale, ovvero anziché nel terreno, in soluzioni acquose ricche di sali nutritizi. Tale scelta oculata ha fatto vincere loro il prestigioso premio legato all’innovazione e alla sostenibilità “Fancy Food 2023” di New York. Innovativo e accattivante il packaging, che offre al consumatore, oltre ad un impatto visivo assai efficace e intuitivo che rimanda anche nel colore della grafica al contenuto, dei vasetti di vetro minimal con imboccature larghe e pratiche per versare o prelevare con le posate direttamente dal medesimo, e i bei tappi neri satinati.
Anche in questo caso, si sono scelti materiali riciclabili, compreso le etichette che non sono realizzate con carta ottenuta dal legno degli alberi, ma sono di origine vegetale. L’assaggio delle varie proposte in gamma è la prova diretta della bontà dei prodotti e anche di quella del loro progetto.
La Calabria del gusto e della tradizione “made in Crispino” si rivela subito nella Salsa per Amatori, una passata di pomodoro prodotta secondo un metodo di lavorazione tutto calabrese: pomodori di eccellente qualità, accuratamente selezionati e lavorati entro poche ore dalla raccolta, passati in un setaccio a trama larga in grado di eliminare semi e bucce, ma al contempo utile a garantire un taglio corposo e più saporito. Quindi, vengono portati a cottura a bassa temperatura e in modo molto lento per preservare le caratteristiche organolettiche e un’elevata densità, escludendo qualsiasi processo di concentrazione e sale aggiunto. Accanto alla classica, ci sono quelle con aggiunta di basilico fresco o di peperoncino fresco calabrese.
Sul podio più alto, anche la gamma delle salse di pomodori freschi coltivati a campo aperto; qui, eccellono quelle ai datterini idroponici calabresi, ai pelati e basilico fresco, oppure al peperoncino calabrese. Questi ultimi vengono declinati in vasetto nelle tipologie “peperoncini interi fiammanti”, “peperoncini ripieni appetitosi” (con tonno e carciofi), “peperoncini passati vulcanici” e “peperoncini tagliati esplosivi”. Per condire primi piatti gustosi e sfiziosi, ci sono invece i sughi pronti naturali all’olio extravergine d’oliva. Qui, la scelta potrà essere tra quelli ai pomodori datterini idroponici, oppure alle verdure grigliate e cipolla di Tropea Igp, ed ancora al tonno, cipolla di Tropea Igp in salsa di pomodoro giallo,
al peperoncino fresco calabrese o alla ‘nduja. Ci sono anche quelli in purezza alla sola cipolla rossa di Tropea Igp oppure alle patate della Sila Igp, alle melanzane, ai funghi. Materie prime preziose e a filiera corta che troviamo anche nella linea degli “antipasti” sottolio – pomodori secchi, olive schiacciate alla calabrese o alla monacale, verdure miste – e in quella delle “bruschette” pronte per essere spalmate sul pane. Bravissimi!