È una cooperativa sociale che impiega 12 lavoratori svantaggiati per produrre pasta partendo da grani antichi e in collaborazione con alcuni agricoltori locali. Nel laboratorio sono prodotti vari tipi di pasta fresca lavorata a mano, dai passatelli alle paste ripiene della tradizione romagnola come tortellini e cappelletti, accanto agli originali cappellacci robiola, zafferano ed erba cipollina. E poi pasta secca bio realizzata con farine romagnole macinate a pietra, ragù alla bolognese e persino dolciumi come biscotti, cantucci, babà al rum, creme spalmabili e i dolci lievitati delle feste. È una realtà che sta nel cuore del Club di Papillon che si è mobilitato dopo l’alluvione in Romagna per aiutare proprio questa realtà. L’assaggio dei prodotti inviati direttamente a casa ha permesso di conoscere il valore del loro lavoro.