Il Castelmagno rappresenta un'eccellenza gastronomica piemontese, frutto di una tradizione secolare e di una sapiente lavorazione artigianale. Le sue origini si perdono nella notte dei tempi. Si presume che la sua produzione risalga addirittura all'anno Mille, sebbene la prima testimonianza scritta risale al 1277, quando un documento storico menziona un dazio annuale in forme di Castelmagno imposto dal Marchese di Saluzzo al Comune omonimo. Nel 1722, il Re Vittorio Amedeo II confermò l'apprezzamento per questo formaggio, ordinando al feudatario locale di fornirgli annualmente alcune forme. Riconosciuto come Dop nel 1966, il Castelmagno può essere prodotto esclusivamente in tre comuni piemontesi: Castelmagno, Pradleves e Montegrosso Grana. La sua produzione segue un disciplinare rigoroso che prevede l'utilizzo esclusivo di latte vaccino locale, proveniente da un massimo di quattro mungiture consecutive. L'aggiunta di latte ovino o caprino è ammessa in quantità variabili tra il 5% ed il 20% del totale. Il suo sapore intenso e persistente, con note di erbe alpine e fungo, lo rende un formaggio ideale da gustare da solo o in abbinamento a vini rossi corposi o formaggi stagionati. Tra i produttori ricordiamo nel territorio del comune di Castelmagno ricordiamo La Poiana, cooperativa in cui confluiscono tanti soci produttori, che mantengono in vita le antiche tecniche produttive di quando il Castelmagno si chiamava ancora 'Tuma Dura'. La cooperativa si impegna a valorizzare i prodotti della Valle Grana, Castelmagno in primis, proposto in varie stagionature, fino alla Riserva, e nella versione d’alpeggio che sprigiona profumi di malga, di fiori e di fieno. Presso lo shop online o nei punti vendita a Pradleves, Dronero, Caraglio, Montegrosso Grana, Boves e Borgo San Dalmazzo, potete trovare un’ampia scelta di oltre 50 formaggi tra cui alcuni rari come il Testun (di capra, di pecora e di vacca), la Sola, la Toma Paglia e la Robiola.
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