L’origine del San Pastore si deve a Nazareno Strampelli, straordinario genetista che all’inizio del Novecento ne determinò la creazione. Dimenticato per diverso tempo, è stato riabilitato grazie a un progetto di innovazione europea promosso da Università del Piemonte Orientale, Comune di Tortona, Fondazione Morando Bolognini, Coldiretti Alessandria, lo stesso Co.Na.P. ed Elilu – Scuola di Multifunzionalità Agricola Familiare – che ne ha permesso il recupero in campo: grazie alla caparbietà degli agricoltori del Tortonese, riunitisi in un consorzio di tutela e valorizzazione, è nata la farina a km zero 100% San Pastore, che è la materia prima del Pane Grosso di Tortona, proposto dal Gruppo Panificatori aderenti al progetto di filiera di cui fa parte anche Irene Calamante di Cuore di Pane. Il Grosso è un pane straordinario, del peso di circa un chilo, ottenuto grazie a lievitazioni naturali realizzate al 100% con farina di grano San Pastore. Oggi sono decine i prodotti realizzati con questa farina, dal pane alla pizza fino ai dolci tradizionali. Dopo due anni dall’avvio del progetto, la farina 100% San Pastore, macinata a pietra, è stata resa disponibile al pubblico per poterla utilizzare nelle ricette di casa nel formato da 500 grammi.

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