Il cacao arrivò in Piemonte fra il Cinquecento e il Seicento grazie a Caterina d’Asburgo, figlia di Filippo Il di Spagna, che sposò nel 1585 Carlo Emanuele I, duca di Savoia, legando indissolubilmente la storia del cioccolato a quella di questa regione. Altro anno fondamentale è il 1852, quando Michele Prochet, miscelando il cacao a nocciole tritate e tostate, creò la pasta Gianduia, quindi i teneri gianduiotti, incartati individualmente, che divennero subito il simbolo dolce di Torino. Da allora sono molti i maestri cioccolatieri che hanno trovato casa nella cintura di paesi intorno al capoluogo e hanno nobilitato l’arte dolciaria specializzata nella lavorazione del cioccolato.
Tra questi a Pinerolo Maurizio Obialero, con il marchio Cioccolato Puro, produce ottime gocce di cioccolato alle spezie, al sale dell’Himalaya e alla lavanda, ma anche creme spalmabili tra cui la Juliette, un tartufo con un cuore di gianduia, e le paillettes di cialda croccante.