Tre chef e tre vignaioli i protagonisti con il club di Papillon di una serata nel segno del gusto a sostegno delle “mense volanti” di Avsi in Ucraina e in Siria e Turchia

Una serata memorabile. L’occasione era una “Cena in compagnia”, l’iniziativa che da anni il Club di Papillon organizza per aiutare chi ha in atto iniziative per aiutare altri, attraverso la leva del gusto. La modalità con cui ogni “cena” si svolge è libera. E in questo caso, tre grandi ristoratori, ossia Anna Bertola patronne della locanda - trattoria Altavilla di Bianzone (So), Pamela Paredi, titolare dell’Osteria La Lanterna di Cressogno (Co) e Gilberto Farina, con la moglie Elisabetta proprietari de La Piana di Carate Brianza (Mb). Tutti e tre soci del Buon Ricordo, l’associazione di cui fan parte vere eccellenze, amata dai collezionisti perché conosciuta per gli eleganti piatti in ceramica che vengono consegnati a ogni cliente che gusta o il menu dedicato o la specialità simbolo di ogni locale socio.
buon ricordo.jpgInsieme ai titolari di tre cantine del nostro privilegio, ossia Claudia Crippa con i genitori Mina e Giordano de La Costa di Valletta Brianza (Lc), Emanuele ed Eleonora Angelinetta di Domaso (Co) ed Alberto Marsetti di Sondrio titolari delle aziende che portano il loro cognome. In una logica di colleganza si son messi insieme organizzando con il Club di Papillon, a Carate Brianza, presso La Piana, una serata dal titolo “Cena in compagnia. Una buona azione per un Buon Ricordo”, scegliendo di destinare una parte del ricavato della serata alle “mense volanti” che Avsi organizza in Ucraina e in Siria e in Turchia, zone dove guerra e terremoto hanno reso arduo avere un pasto caldo. Sold out. Con l’emozione di scoprire che alcuni dei partecipanti, avevano voluto esserci comunque, nonostante siano alle prese con quei dolori che la vita, quando meno te lo aspetti, riserva. Una decisione, per guardare le ferite proprie e altrui, con gli occhi della speranza, come uno di loro ci ha scritto, “con la forza che viene dall’abbraccio dell’amicizia”.

Il gusto come via alla Bellezza, era il tema che faceva da sottofondo all’evento. E così è stato. Come hanno documentato gli applausi spontanei e calorosi, che hanno salutato tutti i piatti e i vini a loro abbinati di ristoratori e cantine.
Il percorso? In tavola, come antipasto, la specialità simbolo dell’Osteria La Lanterna, ossia l’ “insalata Piccolo mondo antico” che Pamela Paredi ha realizzato facendo sposare insalata verde, misticanza, trota affumicata, zincarlin di capra, dressing all’arancio e fiori di sambuco, semi e cipolle rosse stufate.
insalata.jpgServita con il Terre Lariane Igt Bianco Le Calderine 2022 della cantina Angelinetta, un vino da uve sauvignon, verdese bianco, riesling renano, dai profumi di pesca bianca e di frutta tropicale, in particolare ananas, note di erbe aromatiche e nuances di pietra focaia, sorso fresco e di notevole sapidità.
le calderine.jpgPoi, di primo, da Gilberto Farina, tagliatelle e "misultitt", vale a dire con quei missoltini che sono una semiconserva ittica (agoni salati ed essiccati) tipica del lago di Como. Con gli agoni che, per diventare missoltini, ricevono complessa lavorazione artigianale, che dopo l’eviscerazione, prevede che sian strofinati con il sale e continuamente rivoltati, quindi essiccati e deposti nelle latte con foglie di alloro e successivamente torchiati.
tagliatelle.jpgPerfetto l’abbinamento con il Terre Lariane Igt Rosato 2022 de La Costa, da uve merlot, pinot nero e syrah, dal colore che ricordava la buccia di cipolla, dai profumi floreali di rosa canina e ciclamino, dalle note elegantissime di piccoli frutti rossi, e in particolare lampone e ribes, dalle nuances di melograno, ed erbe aromatiche e di rosmarino, dal sorso di suggestiva sapidità e sorprendente persistenza, per un vino che bilanciava perfettamente la nota salina del missoltino.
rosato-la costa.jpgQuindi, di secondo, dalla Valtellina, di Anna Bertola, la Süpa Sciücia, con brasciadela di segale (pane tipico valtellinese), formaggio Casera Dop giovane, brodo, burro e qualche “ingrediente segreto”.
supa.jpgIn questo caso, nel bicchiere, di Alberto Marsetti, il suo Valtellina Superiore Docg Grumello 2019, da uve chiavennasca. Dal colore rubino profondo, al naso ha profumi di viola e di piccoli frutti, sentori di liquirizia e fine speziatura, mentre al palato rivela buona struttura, tannino vivace per un sorso tuttavia di emozionante dinamicità grazie a una succosa freschezza.
marsetti-grumello.jpgA chiudere, Sochniki, dolcetti ucraini ripieni di ricotta, una specialità preparata insieme da tutti e tre gli chef quale auspicio che possa finire al più presto la guerra.
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