Già dall’irregolarità delle forme dei formaggi di Luca Persia è possibile riconoscerne la lavorazione artigianale, ma anche lo spaccio e il laboratorio ambientato in un cascinale piemontese di fine ‘800 e perfettamente ristrutturato testimoniano la sua attenzione al territorio. Tra i suoi prodotti, tutti ottenuti da solo latte vaccino di allevamenti locali lavorato a crudo, ricordiamo la Toma d’la culina, una tipica toma piemontese morbida e fondente; il Mon Vej, di sapore pronunciato; il Testun, anche in versione affienata con fieno maggengo; il Fior di Tiglio, affinato con miele biologico di tiglio; il Tumalin che al latte vaccino crudo aggiunge il caglio vegetale e i formaggi abbinati ad altri sapori come la Sabaudia con aceto balsamico, il Trifulòt con tartufo nero, il Frubiòt arricchito con spezie naturali e il Peperì con grani di pepe nero.