Da secoli la mozzarella di bufala campana è rinomata per il suo gusto unico, la sua morbidezza e il suo sapore delicato. Tracce di questo formaggio si trovano già nel XII secolo, quando i monaci del monastero di San Lorenzo a Capua offrivano questo prodotto ai pellegrini. La sua preparazione prevede che la cagliata venga rotta in pezzature grandi quanto una noce, lasciata quindi riposare in siero caldo per quattro ore e poi filata con acqua bollente a 100 °C. Il rassodamento avviene in acqua fredda e l’immersione nelle vasche di salatura. Il colore è bianco porcellanato, con una crosta sottilissima e liscia, mai viscida né scagliata. La sua struttura a foglie sottili leggermente elastica, la presenza di scolatura biancastra e grassa al taglio, dal profumo di fermenti lattici. Può avere forma tondeggiante, ma anche altre forme tipiche come ciliegine, nodini, ovolini, trecce o perline.
Chi passa da Capaccio-Paestum non può fare a meno di far visita ad Angelo Di Lascio, un fuoriclasse della caseificazione che nella mozzarella di bufala campana mette tutto il suo biglietto savoir-faire. Per gli acquisti c’è il negozio a pochi metri dallo stabilimento di produzione, dove oltre alla mozzarella si possono trovare anche cacioricotte, caciocavalli, provolone, scamorza e ricotta di bufala.