Un suggestivo itinerario di quasi 350 km in 23 tappe da Pont-Saint -Martin a Morgex per scoprire anche le tante eccellenze dell'enogastronomia locale

Quante volte, negli scorsi mesi, tra le mura domestiche, avete sognato ad occhi aperti i meravigliosi scenari delle nostri Alpi, dove corpo e mente sono liberi di sconfinare senza limiti? A me tantissime volte, e alla riapertura delle regioni, ho subito pensato a quella che per noi (e non solo per noi) è la “montagna”, ovvero la Valle d'Aosta
E così mi sono messo alla ricerca dell'itinerario “perfetto” in grado di coniugare natura, arte, storia, paesaggi ed enogastronomia. E si è subito rivelato ai miei occhi il Cammino Balteo, un suggestivo itinerario ad anello di quasi 350 Km, percorribile in entrambi i sensi, che in 23 tappe attraversa la Valle d’Aosta da Pont-Saint-Martin a Morgex.
Strada-romana-Donnas-(foto-Palmira-Orsieres).jpgStrada romana Donnas (foto Palmira Orsières)Sul sito lovevda.it si trovano i dettagli tappa per tappa. In altro a destra sulla gallery di ogni scheda si visualizza la mappa con i punti di interesse.
Ogni tappa è di circa 4-6 ore e può anche essere percorsa in più riprese o, in alcuni tratti, interrotta usando il trasporto pubblico. Il tracciato si sviluppa principalmente nel fondovalle e sui versanti di media quota con un’altimetria compresa tra i 350 e i 1900 metri s.l.m., praticabile quindi per buona parte dell’anno. Non alta montagna dunque, perché il Cammino collega, a mezzacosta, villaggi e castelli, boschi e vigneti che costituiscono il variegato paesaggio della Valle d’Aosta rurale e storica. 

Ed in particolare, il tracciato della tappa 4 del Cammino Balteo – da Donnas ad Arnad (link), insieme a parte delle tappe 22 (link) e 23 (link) incornicia un’area della Bassa Valle d’Aosta ricca di significati in grado di coinvolgere a 360° l'escursionista. Si tratta infatti di una tappa “insolita” alla scoperta delle fortificazioni napoleoniche scaglionate tra il Col de La Cou e Machaby.

Dal borgo di Donnas si risale il costone di roccia in direzione del villaggio di Albard, dove sarà possibile vedere i resti delle fortificazioni volute da Napoleone in occasione delle sue manovre di attacco e accerchiamento del Forte di Bard. Da qui si gode di un meraviglioso panorama verso la zona del Mont Avic e le vette di Champorcher. Superate le postazioni belliche di Arbénaz, si raggiunge il forte di Machaby, oggi trasformato in un moderno ostello. Per poi scendere in un bosco di castagni verso Arnad, sorvegliati dai due castelli Valleise e accolti dalla bella parrocchiale romanica di San Martino. 
A-Castello-Valleise-Arnad-(foto-Diego-Pallu)-4-(1).jpgCastello Valleise Arnad (foto Diego Pallu)D'obbligo la sosta al noto Santuario intitolato a Nostra Signora della Neve. Oltre a numerosi ex-voto, all’interno si trova una statua seicentesca raffigurante la Madonna, definita dallo studioso Bruno Orlandoni “uno dei maggiori capolavori della scultura barocca in Valle d’Aosta”.
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Santuario Machaby Arnad (foto Enrico Romanzi)Durante questo tragitto, sarà ricco anche il paniere di eccellenze enogastronomiche locali
A partire proprio da Donnas, dove già alla vista è notevole il terrazzamento del terreno collinare, tutto fittamente coltivato a vigneti dai quali si produce il rinomato vino rosso omonimo, primo vino D.O.C. della Valle d’Aosta. 
Vendemmia-a-Donnas-(foto-Enrico-Romanzi)-4850-(1).jpgVendemmia a Donnas (foto Enrico Romanzi)Tre le cantine top per degustare ottimi campioni di “Donnas” e di altri vini autoctoni: la storica Caves Cooperatives De Donnas (via Roma, 97, tel. 0125807096, www.donnasvini.it); l'Azienda Vitivinicola Selve (viale Selve, 38, tel. 3470539819; 3493028630), e una giovane realtà di valore assoluto, Piantagrossa di Luciano Zoppo Ronzero (via Roma, 213, tel. 3480077404, www.piantagrossadonnas.it). 
Caves-Donnas-(foto-Enrico-Romanzi)-2226.jpgCaves Donnas (foto Enrico Romanzi)Donnas, due sono anche i riferimenti principali in tema di prodotti alimentari d'eccellenza: a partire da Monica ed Ezio Chappoz, che oggi sono i custodi di un pezzo di storia gastronomica della Vallée; nella loro azienda Bonne Vallée Cascina Mamy (loc. Cascina Mamy, tel. 0125804098, www.famigliachappoz.it), dotata di un antico forno a legna, propongono la tipica Flantze, una torta rotonda realizzata con uova, mandorle, latte in polvere, lievito, noci, canditi d’arancio e cacao, e la Micoula, un pane originario di Hone. Poi, i dolci della tradizione come tegole, torcetti, e il Farin’el con uvetta, mandorle, noci, arance candite e cacao. 
Per assaggiare e acquistare il meglio della produzione casearia valdostana, dove invece recarvi da Nicoletta in via via Roma, 92/f (tel. 0125806032, www.nicolettasrl.com). Lei e Paolo sono una coppia di appassionati affinatori e selezionatori, che prima si sono formati sui formaggi tipici del territorio per poi specializzarsi nell’elaborazione di nuove ricette. L’azienda raccoglie il latte di montagna sia vaccino sia caprino, con cui dà vita a una varietà davvero ampia. La Fontina è la punta di diamante, ma meritano l’assaggio anche il burro Nicoletta, la Toma della Valle di Gressoney, il Montagnard, prodotto con latte di allevamenti su pascoli in quota, la Toma St. Ours e le tome aromatizzate alle erbette aromatiche, alle castagne, alle noci.

Nella splendida cornice di Arnad, tappa finale di questo meraviglioso itinerario, il nome che viene subito alla mente perché davvero in grado di esprimere anima e cuore della Vallée e quello della famiglia Bertolin (Salumificio Maison Bertolin, località Champagnolaz, 10, tel. 0125966127, www.bertolin.com): qui è d'obbligo l'acquisto del sontuoso lardo d'Arnad, della mocetta, violino di capra e altri insaccati della tradizione. Accanto alla produzione, ad Arnad, hanno dato vita a un vero e proprio villaggio del gusto, Lo Scrigno dei Sapori, vetrina delle migliori produzioni di tutta la Valle, vini inclusi. Ci sono sale degustazioni, in un ideale wine bar d'eccellenza.
Lardo-e-Motzetta-(foto-Enrico-Romanzi)-3593.jpgLardo e Motzetta (foto Enrico Romanzi)Preparazione-Lardo-Arnad-(foto-Stefano-Venturini)-0023-(1).jpgPreparazione Lardo Arnad (foto Stefano Venturini)Sempre ad Arnad, in via Nazionale 7 (tel. 0125966261), troviamo il Caseificio Evancon: consigliamo la scorta di Fontina d'alpeggio, robiola, formaggio Blue e le diverse tome naturali o aromatizzate alle erbe spontanne di montagna. 

E non dimenticatevi nemmeno di gustare un ottimo gelato artigianale. Anzi, due. Vi consigliamo, infatti, la Gelateria Ivana di Pont-Saint-Martin (piazza Primo Maggio), una piccola gelateria di famiglia ricca di storia e di passione. La produzione è basata su materie prime più possibile km 0 (latte bio km 0, panna fresca, vera frutta, miele della zona). Tra i gusti da non perdere Serata in compagnia, una crema di paste di melia (biscotto con farina di mais della zona di loro produzione) al profumo di Dernier Soleil (un passito della zona bassa valle); ma anche Melina di Ivana, crema all’uovo, con mele renette, variegata con marmellata di mele renette e crumble alle mandorle  e molte altre idee ancora. 
E la Gelateria Artigiana Naturale di Verres: l’impiego di ingredienti a km 0 è la filosofia guida di questa gelateria, dove propongono anche gusti particolari ma del territorio come noce, cannamela, ricotta e miele, castagne. Ottimi anche i gaufre (cialde croccanti tipo wafel) con fiordilatte e pistacchio e le crêpe al gelato. Una vera sorpresa la leggerezza dei loro gelati. 

Sul portale di riferimento – lovevda.it – troverete anche gli elenchi delle attività ristorative e ricettive del territorio. Non rimane che riempire lo zaino e mettersi in viaggio alla scoperta di uno dei luoghi più ricchi di fascino del nostro Paese. 
Viva la Valle d'Aosta!

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