Questo è un birrificio di riferimento nel panorama brassicolo italiano. Merito dell’appassionato Bruno Carilli, che dal 2008 firma birre eccezionali, frutto della sua costante voglia di sperimentare (non a caso, uno dei motti aziendali è 'Se non sono fatte a modo nostro, non le facciamo' ndr). Tra le birre pronte da bere – e con una certa serialità – ecco allora la Stria, una Iba di ispirazione tedesca con note floreali, speziate e agrumate date dai luppoli che ben si amalgamano al gusto del malto; quindi, la Ambrosia, una blanche leggera in stile belga dalle note leggermente acidule e speziate, alternate a sentori agrumati dati dall’utilizzo di coriandolo e yuzu. Passando alle birre più particolari, segnaliamo invece la Zona Cesarini, che ha segnato il mondo italiano delle birre luppolate, essendo una delle primissime a utilizzare la tecnica del dry hopping (ovvero con l’aggiunta dal luppolo alla fine, in zona Cesarini appunto) e la Maciste, Double Ipa di medio corpo, con caratteristiche note resinose e una bella bevibilità che nasconde la sua alta gradazione alcolica (nomen omen). Tra le nostre preferite, la Re Hop, agrumata ed erbacea, dalla beva assassina.