Ne ha percorsa di strada questo birrificio, fondato nel 1999 da Michele Barro, che nel 2016 ha trovato nuova linfa con l’ingresso dell’enologo friulano Giulio Ceschin, ex titolare di una nota cantina dei Colli Orientali del Friuli. La birra sfrutta la qualità dell’acqua del Timavo, le cui grotte carsiche sono Patrimonio Unesco, ma anche malti in parte di produzione propria in parte inglesi e tedeschi, e luppoli selezionati. A partire dalla Giant Cave, la prima birra prodotta, una helles (bassa fermentazione) di bella personalità ma sempre beverina. O la Karnera, stout che utilizza quattro varietà di malti. La Lucky Shoes è un’ambrata a bassa fermentazione (stile Vienna) che sorprende per l’immediatezza, mentre la Formidable è una strong ale speziata e strutturata. Alla città di Trieste è dedicata Aìla, golden ale nata per festeggiare i primi 20 anni del birrificio. Nel 2020 è stata inaugurata la linea di lattine Antikorpo a cui sono dedicati stili e interpretazioni più moderne come Grommet (keller pils gluten free), Impact Zone (pacific pale ale), Wahine (profumata blanche con pompelmo rosa), Gone Mental (west coast double Ipa), The age of marmotta (best bitter), See Ya in the Pit (pastry stout con arancia candita) e l’ottima In the flesh?, double dry hopped India Pale Ale.