Nicola Perra ha tracciato una strada del tutto sua nel mondo della birra, contraddistinta dall’uso di prodotti locali e, soprattutto, indagando il confine tra la birra e il vino, molto prima che nascesse lo stile delle Italian Grape Ale. Un precursore, dunque, che ha cominciato nel 2006 con la Friska (blanche equilibrata, fresca e agrumata), la Sella del Diavolo (una complessa Bière de Garde) e la Toccadibò (una strong golden ale), evidenziando fin dal principio l’amore per l’uso di ingredienti legati al territorio. La Zàgara, arricchita dal miele d’arancio bio, ne è uno straordinario esempio, così come la Asfodelo, blond ale arricchita dal miele di questa pianta tipica della Sardegna. Ma è con i mosti che la sperimentazione ha continuato senza sosta (e con risultati straordinari). Ecco dunque la BB10, con l’aggiunta di saba di Cannonau; la BB9, realizzata con sapa di Malvasia di Magomadas; la BB7 con mosto fresco di uve Moscato di Cagliari; la BB Boom (una strong ale alla saba da uve di Vermentino) e la BB6 con mosto fresco di uve Malvasia di Cagliari. Tutte birre tecnicamente perfette, ma che parlano anche al cuore. Citiamo ancora la BB Arrevèscia, una birra resa unica dal mosto di uve Carignano, ricchissima di note fresche di frutta rossa, e la BB Anniversario, scotch strong Ale con aggiunta di saba di uve Nasco.

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