Stefano Gilmozzi ha avviato questo birrificio, il primo artigianale in Trentino, nel 1999. Oggi ad affiancarlo è il figlio Michele. Gran parte delle materie prime – luppolo compreso – è coltivata nell’azienda agricola di famiglia, mentre l’acqua è quella della Val di Fiemme. Nel 2020 si sono spostati nella nuova sede, che è anche agriturismo con tap room. Ottime le birre, di classica impronta tedesca. Come la Lupinus, dal colore ramato intenso, creata aggiungendo a malti e luppoli una varietà di lupino coltivato ad Anterivo in Alto Adige. O la Nòsa, preparata con forti luppoli selvatici della Val di Fiemme, di colore ambrato-dorato e gusto amaro deciso con note erbacee e caramellate. A queste si affiancano le tradizionali Weizenbier ad alta fermentazione, la Fleimbier, helles 'storica' essendo la prima birra brassata e la rossa Larixbier, dunkel 'di Fiemme' dalle espressive note di Larice.
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