Un locale di alta gastronomia creativa e d'autore dove si trasformano materie prime di altissima qualità

Usano ingredienti e combinazioni provenienti da tutto il mondo per creare le loro “Tapas” dette anche “Mini bocas” che compongono il 50% del loro menu. Tra gli ingredienti: ostriche, vongole, wagyu, ricci di mare o il pesce limone.
veranda.jpgÈ stata una rivelazione, che già l’amico Daniele Gaudioso mi aveva confermato, essendoci chef già nel ticket dei fratelli Adrià, ma con molti italiani. Come Davide, originario di Matera, che ci ha fatto assaggiare i migliori vini spagnoli, dai Cava ai bianchi, ai rossi di tutta la Spagna. E poi la sorpresa del giovane Niccolò Ponte, sous chef di origini alessandrine, che ha iniziato la sua carriera da Tunon a Oviglio per poi passare Ai Due Buoi e infine qui, dove ha eseguito un menu decisamente eccezionale.
bancone.jpgE credo che lui si trovi a suo agio, in un locale dove fondono cucina popolare e spirito creativo, in un ambiente familiare ma elegante, con una trentina di coperti comprese le sedute al banco. Certo qui ha raggiunto raffinatezza e perfezione della tecnica lavorando  materie prime di altissima qualità, che seguono la stagionalità e uno chef di alta credibilità (penso che intendano fama) fanno sì che la proposta di questo locale si definisca come alta gastronomia di un bar o meglio un bistrot.
tavolo.jpgIvàn Castro è il maître e proprietario, di origine catalana proviene da una famiglia di albergatori di Mont, un piccolo villaggio della città di Vall d’Àran, di 45 abitanti. 
Mont Bar e Mediamanga (suo secondo locale) sono il sogno di Ivàn che porta avanti con la moglie, Kasaundra.
frutta.jpgA 27 anni ha aperto il suo progetto più personale, esattamente il Mont Bar, e solo 5 anni fa, il Mediamanga. Premiato con una stella Michelin, quest’anno il suo locale di alta gastronomia creativa e d'autore ha raggiunto la notorietà che meritava. 
Fran Agudo è lo chef e creatore dei menu di entrambi i locali e coordinatore delle rispettive brigate. Nato ad Andùjar e cresciuto a Lloret de Mar, ha studiato in un istituto alberghiero, ma il bagaglio culturale nasce dalla passione che gli ha trasmesso la famiglia. Al Mont Bar è arrivato nel 2014. Chef di una nuova generazione sta rivoluzionando il panorama gastronomico nazionale e internazionale, con una squadra davvero all’altezza.

Il nostro viaggio è dunque iniziato con l’assaggio di alcune tapas, a iniziare dall’ostrica con caviale renckil; quindi la bruschetta di ceviche con branzino, il soufflé di vongole e uno straordinario canapé di pelle di pollo e calamaro.


In crescendo lo shiso waffle di tonno marinato e salsa vizcaína e il mochi di salsiccia iberica e formaggio Mahón;
piatto.jpgil fior de remolasch che sarebbe barbabietola e caviale (geniale); notevole la ventresca di tonno con emulsione di pinoli e le espardenadas alla carbonara.
ventresca-tonno.jpgE ancora, come piatti, l’interpretazione dei ceci in tre forme diverse con salsa acetosa (piatto composto al tavolo dallo chef), la razza al burro bianco di caviale, il lama di mare con ponzu alla donostiarra;
piatto-pesce.jpgil piccione di Bresse.
secondo.jpgAi dolci ecco zucca, sesamo nero e yogurt di capra; quindi la tartelletta, cioccolato e salsa di soia e un sontuoso millefoglie di nocciole e Pedro Ximenez. Decisamente un paradiso.
dolcea.jpgInfine quattro passi in centro per assaggiare i dolci straordinari, nel quartiere del Born, della Pasticceria Hofmann (calle dels Flassaders); strepitosi i croissant di Brunells (Carrer de la Princesa, 22) e infine una sosta al Caelum (Carrer de la Palla, 8) bel locale da tè e non solo.
caelum.jpg

MONT BAR

calle de la Diputació, 220
Barcelona
https://www.montbar.com/

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia