L’antica presenza dei vulcani di Bolsena e Mezzano ha lasciato come testimonianza geologica ancora viva dei terreni ricchi di potassio, che Fonterosa sfrutta per la produzione di legumi ad alto tasso di sapore. Condotta prima da Piero Bigi e oggi dalla figlia Barbara assieme al marito Daniele, l’azienda ha reintrodotto negli anni Ottanta, in collaborazione con l’Università di Pisa, la coltivazione del Cannellino di Sorano, un fagiolo bianco, piccolo, di gusto delicato e buccia sottile, ideale come ingrediente delle tanto celebri zuppe toscane. Al suo fianco si trovano altre colture tradizionali quali il fagiolo Ciavattone di Sorano, riconoscibile dalla sua polpa morbida e gustosa, il Borlotto Nano di Sorano, il cece rugoso e il nero di Maremma. E, ancora, lenticchie, farro, orzo e cicerchie, che Fonterosa propone ai buongustai in una serie di zuppe gustose pronte da cuocere.