Un prodotto tipico della cultura gastronomica piemontese è senza dubbio la robiola, un formaggio fresco realizzato con latte vaccino, ovino, caprino o misto. Senza crosta, la sua sua forma è cilindrica, ha facce piane e il peso può variare in media da 200 ai 400 grammi mentre internamente la pasta si presenta cruda e molle a struttura finemente granulosa. La sua peculiarità è data dai fermenti lattici vivi che rimangono nella pasta e le conferiscono la particolare fragranza e un sapore delicato. Se stagionato assume un sapore lievemente piccante, si può accompagnare con miele o mostarda di frutta. In questo breve resoconto vogliamo segnalarvi alcuni produttori di robiola particolarmente virtuosi, non compresi nella Dop. Iniziamo il nostro viaggio da Ponzone dove si trova San Lorenzo Arbiora, azienda con annesso agriturismo con attività di ristorazione e possibilità di pernottamento. Da oltre 20 anni la famiglia Lauria alleva capre con cui produce una vasta gamma di formaggi, in particolare la linea dei freschi San Lorenzo. In collaborazione con l’Arbiora sono nati formaggi di particolari affinature come la Robiola Riserva della Filanda, il Matinè e il Sandrè.
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