Naranji, un termine che significa 'arancia' in arabo, è il nome scelto nel 2018 da Domenico Gentile per il suo amaro, che si basa su una ricetta degli anni ‘30 del secolo scorso, sviluppata dalla sua prozia, una badessa in un convento di clausura a Palermo. Questo amaro è realizzato utilizzando due varietà di arance: la Tarocco e l’Arancia Amara selvatica, che cresce accanto agli aranceti e non è adatta al consumo diretto, ma che produce risultati eccellenti nelle confetture e nei dolci. Nella ricetta trovano poi spazio altre quattro erbe (segrete) e la menta, per un sorso agrumato ma anche fresco.
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