A Biella lâ€™unico museo italiano della birra e del formaggio: nel segno della distinzione

Serata Papillon al MeBo-Menabrea Botalla Museum

In Italia ci sono circa 130 musei del Gusto e del Cibo, tra privati e pubblici, distribuiti in quasi tutte le regioni. Il vino la fa da padrone con 30 musei sparsi da Nord a Sud nella nostra penisola che hanno avuto per primi la caratteristica di essere elementi attrattori di flussi turistici. Ma oggi si trova rappresentato tutto il ricco patrimonio culturale e di eccellenze gastronomiche che il nostro Paese esprime (olio, pasta, birra, pane, mortadella, formaggio, salumi, caffè, tartufo, castagna, cioccolato, gelato e molto altro).
Biella è presente con il MeBo, l’unico museo creato da due aziende e dedicato a due prodotti diversi, la birra e il formaggio, che costituisce quindi un elemento distintivo nel panorama museale italiano delle bevande e dei cibi.
E’ il museo realizzato da Birra Menabrea e Botalla Formaggi, legate dall’amicizia dei rispettivi titolari, Franco Thedy e Andrea Bonino, che ha portato a una collaborazione operativa sfociata nella produzione dello Sbirro (il primo formaggio italiano ad essere affinato e stagionato con la birra) oltre che nell’avvio di una serie di iniziative tra cui il Museo, con annesso punto vendita, e la nuova area “Experience” con una zona dedicata a proiezioni di video aziendali e una sala dotata di cucina gestita dalla famiglia Ramella e specializzata in degustazioni di cibi a base di birre e formaggi.
Qui, dopo la visita al Museo ed aver scoperto i metodi produttivi delle due aziende, abbiamo di recente organizzato una delle serate conviviali del Club di Papillon del Biellese.
Dopo un aperitivo di benvenuto, con assaggi di Sbirro e Blu di Grotta in purezza accompagnati da una birra ambrata, abbiamo apprezzato la creatività in cucina di Franco e Ivan che ci hanno deliziati con porcino fritto dopo marinatura a caldo in birra su crema di Pian Bress;
risotto con julienne di cavolo rosso mantecato al Maccagno con occhiello alla birra ambrata;
ganassino di vitello cotto lentamente nella birra rossa;
pan polenta con zabaione alla birra.

Il tutto, ovviamente, abbinato a una selezione di Birre Menabrea.

Come di consueto, dopo la cena, l’intervento di chi ci ospitava e lo scambio di riflessioni con i presenti hanno consentito di cogliere gli elementi significativi nei passaggi chiave della vita delle due aziende: il passato da conservare, la successione imprenditoriale e la visione delle nuove generazioni, la capacità di “fare rete” sul territorio nel rapporto con i fornitori, le politiche di marchio e lo sviluppo delle vendite attraverso lo sfruttamento delle potenzialità generate dall’ utilizzo delle rispettive reti commerciali, i prodotti unici e i packaging originali. Tradizione, innovazione e distinzione: tre parole chiave per imprese proiettate nel futuro.