Dall’Oltrepò Pavese ai piccoli Laghi di Endine e Monate

1.  Nel Parco Fontanili di Capralba

Il Parco Fontanili di Capralba si trova nella parte settentrionale della pianura cremasca ed è caratterizzato dai fontanili risalenti all’undicesimo e dodicesimo secolo: si tratta di opere artificiali che imbrigliano le risorgive naturali allo scopo di drenare le acque che affiorano naturalmente e inondare vaste superfici di piano, bonificando così i terreni e rendendoli adatti alle coltivazioni. I fontanili costituiscono isole naturalistiche di notevole interesse per la limpidezza delle acque che fa crescere rigogliosa la vegetazione e favorisce il crearsi di tranquilli rifugi dove si può scorgere qualcuno dei tanti animali che vi trovano riparo come  farfalle, libellule, gallinelle d’acqua. Il Percorso Verde permette inoltre di vedere alcuni dei punti più significativi del parco con un giro ad anello di 10 km. 
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2. Al Parco del Curone

A pochi chilometri da Milano, il Parco del Curone nel Lecchese offre numerosi sentieri che attraversano boschi e prati. Presso la Cà del Soldato, Centro del Parco, sono a disposizione anche due griglie coperte prenotabili e grandi tavoli. Primo o dopo il pic nic potete visitare anche il suo piccolo museo, aperto nei week end, in cui si trovano esposti alcuni esemplari di fauna del Parco del Curone e alcuni attrezzi di uso comune nell’antica vita contadina brianzola. C’è anche il servizio di navetta gratuita organizzato dal Parco, che dalla stazione di Cernusco-Merate accompagnerà i visitatori fino alla località Fornace, nel cuore della valle del Curone. 
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3. Sul Lago d’Endine

Barbecue e passeggiate rilassanti, pranzo al sacco e tovagliette a quadretti, il Lago d’Endine, un incantevole specchio d’acqua incastonato tra le colline della bergamasca Val Cavallina, immerso in una natura incontaminata,  conserva il proprio ambiente naturale pressoché intatto. Il suo perimetro, di circa 14 chilometri, è percorribile a piedi, per una bella gita in giornata. Il lago è l’attrattiva principale di questa zona geografica, soprattutto perché sulle sue acque si possono svolgere numerosi sport e attività. Il tutto in una fantastica cornice panoramica fatta di boschi, valli e montagne. Troverete giardini pubblici e diverse piazzole attrezzate per un pic nic o un pranzo al sacco in tranquillità. Area barbecue e pic nic anche vicino a Monasterlo, sulla riva più verde del lago. Una proposta allettante, oltre a una passeggiata per godere del panorama, è sicuramente affittare un pedalò per fare un bel giro sul lago. 
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4. Al Lago di Monate

Il Lago di Monate, in provincia di Varese, vanta acque pulite e un buon numero di spiaggette dove prendere il sole e regalarsi anche un pranzo al sacco. Tra le più note ci sono quelle di Travedona Monate (una è riservata per chi vuole portare anche un amico a quattro zampe), quelle di Cadrezzate, quelle di Osmate e, infine, quella di Comabbio, dove la spiaggia parrocchiale è super attrezzata sia per il pic nic sia per un tuffo nel lago. La sorprendente perla lacustre possiede delle caratteristiche uniche tra i piccoli laghi nelle vicinanze. Oltre ad essere naturalmente alimentata da una gelida sorgente d’acqua, raggiungibile sia via terra che via lago, nelle sue acque è vietato l’utilizzo di barche a motore. Questa caratteristica garantisce alla risorsa non solo prevenzione dall’inquinamento e uno stabile ecosistema incontaminato, ma offre ai turisti e residenti un’inimitabile fonte balneabile. 
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5. Nella Riserva Naturale Monte Alpe

 La Riserva Naturale Monte Alpe si localizza sull’Appennino in Oltrepò Pavese, nell’alta Valle Staffora, poco a ridosso del Monte Penice, ad una altitudine compresa tra i 762, poco a monte dell’abitato di Collegio, ed i 1.254 metri s.l.m. del Monte Alpe. Risultando compreso per gran parte della sua superficie entro il Comune di Menconico e, per una piccola superficie, anche nei Comuni di Varzi e Romagnese. Il Sito Natura 2000 ricade nella omonima Riserva Naturale gestita da ERSAF. La superficie complessiva del sito è di 320 ettari ed è ricompresa a livello europeo nella Regione biogeografia continentale. Risulta interessante sia per la presenza di castagneti e formazioni prative sia per la presenza di impianti artificiali di conifere (pino nero, pino silvestre e larice), quasi completamente distrutti dal fuoco e successivamente sottoposti ad operazioni di ripristino della vegetazione spontanea. Sono inoltre presenti sorgenti pietrificanti con formazione di travertino particolarmente preziose nella tutela degli habitat europei. Facilmente raggiungibile in auto da Varzi direzione Monte Penice - Bobbio, la riserva è percorribile solo a piedi. 
In località Fontana Forni potete trovare un’area di sosta attrezzata  con parcheggio  e ampio spazio verde per pic nic. Nelle vicinanze è possibile trovare anche il Centro Visite della Riserva Monte Alpe attivo in estate con servizio di punto informazione turistica e accompagnamento gratuito in escursione. 
Per conoscere la sentieristica consulta il sito www.cmop.movimentolento.it  5_monteAlpe.jpg

6. All’Oasi Sant’Alessio

L’Oasi Sant’Alessio, non distante da Pavia, si estende su una superficie di circa 10 ettari. Chi vuole passare la giornata all’Oasi può scegliere panini, insalatone e primi piatti dal bar interno, oppure pranzare al sacco nella ampia area pic nic attrezzata e ombreggiata da tre enormi pioppi e da una tettoia che protegge dalla pioggia in caso di maltempo. Ogni domenica e nei giorni festivi è inoltre possibile usufruire della grigliata.
Da non perdere, l’omonimo Castello e il “Percorso Europeo” dedicato alla fedele ricostruzione dei luoghi umidi dell’Europa meridionale, ispirato in parte alle perdute Paludi Pontine, meraviglia naturalistica del nostro passato. Si svolge intorno a una foresta, creata nei passati quarant’anni e lasciata evolversi secondo i ritmi della natura. Gli stagni, le praterie, i canneti, i fitti boschi e gli enormi alberi, i tronchi caduti e lasciati a produrre felci, muschi e licheni offrono a tratti immagini di vita primordiale. Caprioli, anatre selvatiche, uccelli e pesci di ogni tipo hanno popolato, del tutto spontaneamente, questo minuscolo paradiso. Centinaia di nidi di aironi, che ogni anno qui tornano dall’Africa, hanno dato origine all’unica “garzaia” che l’uomo sia mai riuscito a creare. Un luogo amato e visitato da amanti dell’arte e della natura. Valga per tutti il grande regista Ermanno Olmi, che ha definito l’Oasi “il giardino dell’Eden”, dove l’uomo torna in comunione con la natura.
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7. Al Parco Ittico Paradiso

Il Parco Ittico Paradiso a Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, è una meta consigliata per chi vuole fare una scampagnata durante il weekend. L’area è un caratteristico bosco umido di pianura con laghetti, ruscelli, canali, stagni, risorgive e fontanili che ospitano anche una colonia di ninfee e i giunchi. Il parco – dotato di punto ristoro – offre un’ampia area coperta attrezzata per il pranzo al sacco
Oltre alla fauna ittica trovano dimora nel Parco anche anfibi e rettili, molte specie avicole e anche mammiferi come tassi, donnole, ghiri, ricci, conigli. La specificità del Parco Ittico Paradiso è quella di non essere né uno zoo, né un parco safari o uno stagno di pesca. Ciò presenta il vantaggio di poter osservare gli animali nel loro ambiente, avendo il piacere di scoprirli. Per coloro che vivono in città sarà sicuramente interessante fare una piccola visita alla fattoria didattica, dove si possono vedere da vicino mucche e maialini. A supportare la visita sono presenti numerosi osservatori subacquei che permettono di vedere i pesci nel loro habitat, senza minimamente disturbarli. Questo sistema unisce la suggestione e la comodità di  un’osservazione da acquario con l’utilità didattica.
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8. Nel Parco della Preistoria

Sulla sponda sinistra del fiume Adda, a soli 25 km da Milano, inserito in un'area naturale di oltre 100 ettari, costituita da un bosco secolare, il Parco della Preistoria di Rivolta d'Adda, in provincia di Cremona, ospita oltre 50 ricostruzioni a grandezza naturale appartenenti a 31 specie preistoriche diverse, tra cui artropodi, pesci, anfibi, rettili arcaici, dinosauri, pterosauri, mammiferi e uomini primitivi. Un’autentica gioia per i nostri piccoli Indiana Jones. All'interno del parco sono dislocati due punti di ristoro. Nel verde c’è spazio anche per un pic-nic. Nella seconda parte del percorso è inserito un simpatico labirinto che appassiona grandi e piccini. Esso è costituito da siepi di circa 1,80 metri di altezza e si estende per quasi 1.000 mq. Il labirinto può anche essere utilizzato come location per spot pubblicitari o come ambientazione di video di vario genere. Un po' di storia: il labirinto è strettamente collegato al mito di Cnosso. Apollodoro, scrittore del I secolo a.C., ci descrive la storia di Teseo, il quale, grazie alla complicità di Arianna, riesce a uccidere il terribile Minotauro (il mostro metà uomo e metà toro), nascosto al centro del dedalo di Cnosso, a Creta, e a trovare poi la via d’uscita. Il labirinto di siepi nasce in Europa nel tardo rinascimento, evolvendosi dai giardini all'italiana, ma negando di questi la ricerca classicista all'armonia e all'ordine perfetto. I primi labirinti di siepi furono realizzati intorno al '500 e la maggior parte di essi furono creati tra il XVI e il XVIII secolo.    
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PER INFO SULLE 8 TAPPE: https://www.in-lombardia.it/it

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