Questo pastificio artigianale ha una storia antica, risalente agli inizi del XX secolo con il Molino e il Pastificio Emidio Di Nola, e deve il suo nome ai 28 mulini esistenti sul territorio ai primi dell’Ottocento. Ma ha lo sguardo puntato sul futuro. Ha infatti investito in ricerca e sviluppo e ha adottato la tecnologia blockchain, un registro digitale pubblico che consente di seguire il percorso del cibo dal campo alla tavola, registrando e certificando l’intera filiera. Ogni confezione di pasta 28 Pastai ha infatti un Qr code che racconta la storia di quel particolare pacco: dalla provenienza del grano all’indicazione di tempi e temperatura di essiccazione. I formati prodotti sono tanti, si va dalla pasta lunga con spaghetti, spaghetti alla chitarra, linguine, bucatini e fettucce, alla pasta corta con penne, paccheri, rigatoni, ziti, mezze maniche, pennoni e altri ancora. Alla base ci sono solo grani 100% italiani provenienti dalle colline Frentane, tra Abruzzo e Molise, coltivati senza pesticidi e un’attenzione massima a ogni fase della lavorazione: dal controllo della temperatura dell’acqua usata nella pastificazione all’etichettatura.
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