Le prove nei ristoranti di Paolo Massobrio e Marco Gatti nel mese di dicembre

Mentre la guida IlGolosario Ristoranti sta avendo un gran bel successo a vedere i dati di acquisto su Amazon, la nostra squadra è già al lavoro per la prossima edizione e per alcuni aggiustamenti (chiusure soprattutto) che vengono riportati sull’App IlGolosario Totale.

Qui di seguito le prove del mese di dicembre che anticipiamo alla vigilia di Natale, cogliendo l’occasione per augurare a tutti BUON ANNO!

La Fornace - San Vittore Olona (Mi)

Una via nuova all’alta ristorazione è quella che sta tracciando la famiglia Poli, alla guida dell’omonimo hotel (a San Vittore Olona, molto confortevole e a pochi minuti da Milano Rho Fiera). Nel suo ristorante La Fornace (a due passi dal casello di Legnano), Corona radiosa della nostra guida IlGolosario Ristoranti, ha studiato una formula che coniuga la bellezza dell’ambiente (a partire dai tavoli comodi e apparecchiati con cura con tovagliato candido, piatti eleganti e bicchieri di classe, niente a che vedere con il minimalismo dilagante che molto poco ha di “filosofico” e che di fatto è solo un voler risparmiare) a una proposta che lascia il cliente libero (qui non c’è “la dittatura” dell’unico menu degustazione a cui la clientela deve sottostare). La novità, quindi, è una sorta di alta ristorazione “sartoriale”, dove il cliente è il protagonista. Se vuoi segui una delle proposte di degustazione (a partire dal menu del Buon Ricordo, la bella associazione di cui il locale si onora di far parte), se no vai alla carta. La cucina poi ha un nuovo protagonista, “il fuoco”, le cotture alla brace, ideali per andar incontro a tutti, favorendo la preparazione di verdure, carni e pesci.
fornace-titolare.jpgCon un servizio impeccabile, che ha in patron Marco Poli un regista di classe, da una cucina che si conferma di valore, per voi “Mazzancolle: in hamburger aperto” o capesante in tempura oltre ai piatti di crudo di pesce che qui sono una goduria. Poi di primo “Gnocchi DOP” (dove DOP sta per “denominazione di origine Poli” a dire di una ricetta che fa parte della storia di famiglia, e che porta in tavola gnocchi di patate e spinaci con pomodoro, panna e pesto) o risotto con carciofi Castelmagno e tartufo. Di secondo? Da applausi Tonno vs Midollo di bue in osso con cime di rapa in consistenze diverse. Goloso lo spiedino di gamberi e purea di castagne. Crema catalana alla liquirizia o torta di mele il dolce arrivederci, perché qui considerando anche i prezzi di rara ragionevolezza, tornerete! (Marco Gatti)
SS 33 del Sempione 241 - tel. 0331518308
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Isoletta Mediglia (mi)

L’Isoletta di Mediglia è una delle ultime, vere, trattorie, presenti sul territorio del milanese. Se ne sta in angolo silenzioso e defilato del Parco Sud, nella campagna, davanti a una edicola votiva dedicata alla Madonna. L’ambiente è accogliente e ci si sente subito a casa, con il caminetto sempre acceso in inverno, e il dehors sotto al glicine ideale per la bella stagione. Alla guida oggi ci sono i giovani fratelli Pisani, di cui vi colpirà l’orgoglio dell’essere alfieri della cucina tradizionale lombarda.
isoletta-mediglia.jpgAppassionati e competenti, con i vini della bella selezione che hanno creato con degustazioni personali, vi prenderanno per la gola con nervetti di vitello in insalata con le cipolle rosse, cotechino e rafano o ghiotta selezione di salumi. Poi di primo risotto alla milanese (anche con l’ossobuco) o tortellini in brodo. Quindi avanti a tutta Lombardia con cassoeula, costoletta alla milanese o cappone nostrano disossato di ripieno di castagne al forno con le patate. I dolci li sceglierete dal carrello. Il conto sarà da trattoria vera! È uno dei locali della nostra predilezione! (Marco Gatti)
fraz. S. Martino Olearo - via Marconi, 16 - tel. 029067242
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Bottega Culinaria Cernusco sul Naviglio (Mi)

Ecco un’icona di quello che noi definiamo una “trattoria di lusso”, ossia quella categoria de ilGolosario Ristoranti cui teniamo molto, in quanto simbolo di un’interpretazione moderna della trattoria. La “Bottega culinaria” è nel cuore di Cernusco sul Naviglio, e il nostro consiglio è di approfittare del vicino ampio parcheggio, che vi costerà qualche euro, ma vi risparmierà la spiacevole sorpresa della multa, visto che i vigili qui il loro lavoro lo fanno. All’interno per voi pochi tavoli, ben apparecchiati, in una saletta raccolta dove dominano le tonalità chiare. Chi ama il vino, qui si può divertire, perché la selezione è originale e ampia.
bottega culinaria-famiglia.jpgIn tavola crema di zucca e patate dolci, tronchetto di capra e semi di girasole o “Il nostro vitello tonnato” per iniziare. Poi ravioli di patate, fonduta al taleggio e zafferano o risotto ai funghi porcini e fonduta al formaggio. Di secondo, stracotto di manzo con polenta taragna, pescato del giorno, patate verdi e zucchine grigliate o baccalà mantecato con patate, peperoni arrosto, crostino di pane madre e olive di Taggia. Come dicevamo, la trattoria di lusso ha prezzi diversi dalla semplice trattoria, ma il conto finale si giustifica per ambiente, servizio, cucina e cantina più curati, e soprattutto per la presenza di osti preparati. (Marco Gatti)
via Torriani, 40 - tel. 029240469
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Trattoria Sincera Milano

Prosegue in modo positivo l’avventura di questa trattoria, e anche con il nuovo team di cucina, il locale si conferma baluardo della cucina milanese e lombarda in zona Lambrate. L'ambiente è “osteriesco", con i frigo a vista sulla destra, con salumi e formaggi di eccellenza, e i vini in esposizione (tra cui molti nostri Top Hundred) sugli scaffali, che vi diranno della ricerca attenta delle migliori materie prime. In tavola piatti che sono racconto goloso della tradizione italiana, e innanzitutto di Milano e Lombardia.
sincera-titolare.jpgPer voi tagliere di salumi o mondeghili con salsa di senape e paprika. Poi risotto alla milanese (anche con l'ossobuco) con il midollo o tagliatelle al ragù di asina; risotto ai porcini. Di secondo costoletta alla milanese o rognone trifolato. Con un bonet uscirete soddisfatti! (Marco Gatti)
via Porpora, 154 - tel. 3898741577
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I Maurizi - Nibionno (Lc)

Anche la nostra ultima sosta qui, in questo nostro indirizzo del cuore, è stato una festa. Lasciata l’auto nel vicino comodo parcheggio entrate nella bella casa d'epoca in cui all'interno, a sinistra, ci sono bar e wine bar per soste golose più informali, mentre a destra, la bella sala della trattoria. Aperta dal trisnonno "Maurizi", oggi è nelle mani sapienti di Marisa, cuoca angelica, e di suo figlio e suo nipote, Elio e Attilio (per tutti Attila), duo carismatico e dalla simpatia travolgente.
Maurizi-titolari.jpgCon i vini di una selezione da intenditori, tradizione e territorio in tavola, con (dal 17 gennaio al 28 febbraio) un piatto su tutti: la “cazoeula”, specialità con cui la Trattoria Maurizi nel 2023 ha sbaragliato la concorrenza vincendo il “Festival de la cazoeula”, la gara con cui ogni anno si sfidano i migliori interpreti lombardi. Ma da provare anche acciughe del mar Cantabrico con salsa verde o tomino alla piastra su letto di insalata e glassa di aceto balsamico. Tra i primi il risottino con filetti di pesce persico o le tagliatelle (ai porcini o con il ragù di selvaggina). Tra i secondi lo stracotto con la polenta o la cotoletta alla milanese. Dolce finale con torta di pesche e amaretto e si esce con tanta voglia di tornare! (Marco Gatti)
via Volta, 23 - tel. 031690601
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Il Bagatto - Grazzano Badoglio (At)

Cresce di visita in visita questa trattoria che rappresentò, più di 40 anni fa, la nostra prima visita in un ristorante. Oggi c’è la di figlia Stefania a guidare (con il figlio Tommaso) questa bella realtà, che può contare su un salone appena ristrutturato al piano di sopra. Per il sentito dire raccolto, siamo certi (avendola anche provata) che qui si sia consumata la miglior bagnacaoda al Bagnacaoda Day di fine novembre (ma sarà replicata nei giorni della Merla, a fine gennaio).
bagatto1.jpgAl Bagatto la rivendono anche in comodi vasetti, mentre se riuscite, fatevi preparare (su ordinazione, per cucinarli a casa) gli agnolotti spettacolari che fa ancora mamma Franca. Per il resto qui abbiamo assaggiato il miglior coniglio al forno dell’anno, con le patate, chiudendo col classico bonet. Evviva! (Paolo Massobrio)
piazza Giuseppe Giacomo Cotti, 17 - tel. 0141925110
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Ristorante di Crea - Serralunga di Crea (Al)

Anche a Crea ci sono eccellenze che meritano il viaggio, una su tutte è il panettone che ha fatto strike a Golosaria Milano (ma potete acquistare anche biscotti e baci di dama; il bagnet per gli arrosti e altre sfiziosità). Dopodiché affidatevi a Davide, che cucina i piatti della tradizione con grande dedizione.
crea1.jpgOttima la tartrà monferrina alle erbe aromatiche con fonduta di toma, l’insalata russa piemontese. Iconici gli agnolotti ai tre arrosti con sugo alla Monferrina mentre ai secondi abbiamo assaggiato una gradevole e morbida guancia di bue brasata al Nebbiolo con polenta di Molino Marello e il coniglio (morbidissimo anche questo) cotto in casseruola (ma nel menu non c’era scritto che veniva servito con i peperoni, rispetto ai quali esistono varie allergie, sottoscritto compreso). Si chiude con la torta di nocciola e lo zabaione o il bonet. Per i vini scegliete il Grignolino e la Barbera del patron Ugo Bertana che sanno riportare indietro nel tempo, davvero ottimi, ma la scelta qui è vasta e c’è tutto il meglio della zona.
vini-bertaia.jpgQualche appunto sul servizio, a parte il peperone (se c’è una comitiva vociante e il locale è vuoto, sarebbe meglio non mettere una coppia vicino, che poi deve chiedere di spostarsi, perché sennò obbligato a partecipare delle feste altrui. Sigh). (Paolo Massobrio)
loc. santuario di Crea, 7 - tel. 0142940108

La Braja - Montemagno (AT)

Sontuoso. Questa la parola che da sempre contraddistingue il ristorante della famiglia Palermino con Giuseppe in cucina col figlio e Antonio col figlio in sala a garantire un servizio sempre all’altezza. La sala principale è elegante e festosa, attorniata dai quadri di Antonio.
crea-squadra.jpgIl menu ghiotto con un piatto agli antipasti davvero gustoso: il timballo di merluzzo con salsa allo zafferano. Fra i primi gli agnolotti ciocciotti fatti a mano alle tre carni mentre i secondi sono stati una vera tentazione: la trippa con crema di cannellini, il filetto di fassona in salsa al Ruché e la lepre al civet che non fa più nessuno, ma qui resta un baluardo di alta cucina. Spettacolare il carrello dei formaggi, in chiusura un superbo bonet e la creme caramel. Per i vini non avevamo dubbi: il Ruché di Terra Felice. (Paolo Massobrio)
via S. Giovanni Bosco, 11 - tel. 3311799615
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Le Cattedrali Asti - Valleandona (At)

Siamo tornati nel sontuoso ristorante-relais voluto da Livio Negro con la cucina precisa, perfetta dello chef Gianluca Renzi che davvero mostra tutta la sua capacità affinata in anni di frequentazione delle cucine di Heinz Beck.
cattedrali.jpgPer nessuna ragione al mondo bisogna perdersi il tonno rosso in bagna cauda, katsuobushi e capperi; ma eccezionale è stato il risotto riserva san Massimo con germano e una grattata di tartufo e quelle animelle di vitello, bagnet verd, anguilla affumicata e vermouth dalla morbidezza assoluta.
cattedrali1.jpgAi dolci abbiamo rinunciato cedendo però alla ricca piccola pasticceria, avendo optato, alla voce dessert, al carrello dei formaggi. Un posto dove bisogna andare: accogliente, preciso, di piena soddisfazione. Parola di chi – come la nostra guida – può parlare di una quarta visita. (Paolo Massobrio)
fraz. Valleandona n. 1/b - tel. 01411858888

Casamatta - Casale Monferrato (Al)

Il locale, sulla piazza di fronte al castello è comodo: per il parcheggio e per la formula dell’offerta che annovera anche hamburger e pizza.
casamatta-tavolo.jpgTuttavia abbiamo notato qualche deficit nel servizio, come per esempio la scarsa conoscenza dei vini che in una città come Casale (Capitale del Vino europea) non ci sta. Alcuni piatti però meritano: per noi, le ravioles della Val Varaita, i plin della Varaita, oppure l’arrosto della nonna con patate al forno. (Paolo Massobrio)
piazza Castello, 26 - tel. 3515386154
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Bellevue - Cogne (Ao)

È sempre più bravo lo chef dell’Hotel Bellevue di Cogne, Niccolà De Riu, che ha deliziato la cena degli auguri dell’Accademia della Cucina. Eccolo col salmerino, latticello e olio alle erbe spontanee; straordinari i tortelli alla zucca, burro ristretto alle verdure, caprino e polvere di cipolla bruciata.
cattedrali2.jpgDi secondo il filetto di mora romagnola al passito e limoni canditi con patate al burro, erbe e cardoncelli e infine la Mela golden con riduzione all’aceto balsamico, crema cotta e gelato alla vaniglia. (Paolo Massobrio)
rue Grand Paradis, 22 - tel. 016574825

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