Le nostre ultime visite del mese di gennaio 2024, che ritroverete sull'App IlGolosario Ristoranti, sempre aggiornata

Nel mese di gennaio qualche locale era chiuso per le meritate ferie, altri hanno comunicato di avere appeso il cappello al chiodo, altri ancora sono tornati in balia del mercato dei cuochi, con cambiamenti e colpi di scena. Ma ormai questa sembra diventata la normalità.

Nel frattempo, mentre la nostra guida ai ristoranti ha raggiunto il sold out, ora sta ottenendo il suo apprezzamento l’App IlGolosario Ristoranti che non solo permette l’aggiornamento in tempo reale, ma fra sei mesi diventerà ancora più ricca. Detto questo, non rimane che seguirci.

Retro Osteria - Cusano Milanino (Mi)

Hanno l’accoglienza nel sangue Luca e Marco Savese e Federica Camolese, trio affiatato che seguiamo sin da quando aprirono il loro primo locale, Armonie di gusto, a Cusano Milanino, un’osteria che ha rappresentato una novità significativa nel comune dell’hinterland milanese, celebre per aver dato i natali a Giovanni Trapattoni, ma non certo per avere tavole importanti, visto che prima della loro apertura mancava un locale dove il gusto fosse protagonista.
retrosteria-titolari.jpgQualche anno dopo, a 100 metri dal primo locale, l’inaugurazione di una nuova realtà, pensata per un pubblico giovane: la Retro Osteria. Con il 2024, novità su entrambi i fronti.
Nei locali che ospitavano Armonie di Gusto ora trovate la Retro Osteria, in versione rinnovata, con non più una sola sala da pranzo, ma tre, oltre alla splendida antica corte lombarda dove si può mangiare nella bella stagione, e con un menu che è sintesi delle proposte dei due locali (Armonie di gusto e Retrosteria), con piatti della tradizione e diverse “pucce” salentine. Dove c’era la Retro Osteria, invece, ora c’è Retro Pizza, pizzeria di qualità.
Per quanto riguarda le proposte della nuova “Retro Osteria” battuta di fassona, acciughetta all’olio, capperi e crema di cipolla; polpette fritte di baccalà mantecato con maionese di peperone rosso. Poi risotto allo zafferano con ossobuco; trippa e la vera costoletta alla milanese cotta nel burro chiarificato.
retrosteria-piatto.jpgPer una sosta meno impegnativa, ma di piena soddisfazione: pucce salentine (tra le più buone, quelle con funghi porcini trifolati speck Casera oppure con caponata e stracciatella, o ancora con porchetta peperonata cipolla stufata e patate schiacciate). Torta di mele e cannella con gelato alla vaniglia a chiudere. Grande selezione di vini anche a bicchiere. (Marco Gatti)
viale Matteotti, 5 - tel. 0266409732

RIZZO COME A CASA - Milano

Siamo alle spalle della Certosa di Garegnano, in una zona al centro di un’importante riqualificazione che vedrà arrivare alcune ghiotte presenze del food. Ma intanto sta facendo proseliti questo luogo che ha più anime: “Rizzo Come a casa”.
Noi siamo stati nel bistrot, che è anche caffè e pasticceria mentre presto vi racconteremo del locale a fianco, il ristorante Nonna Vittoria. Ora, quel sabato sera il locale era pieno di gente, e il personale, messo a dura prova, ha mantenuto la gentilezza e il ritmo.
rizzo-sala.jpgNel menu che ti consegnano c’è un saluto dei due chef, Massimo Meo e Andrea Saccone. Abbiamo notato una soddisfacente offerta di vini e un’attenzione alle materie prime. Qui si assaggiano piatti sfiziosi come l’impepata di cozze con sugo alla sorrentina, un ottimo polpo in doppia cottura su tortino di patate con datterini, stracciatella e cipolla caramellata; gradevole anche il guazzetto di moscardini e seppie con polenta morbida e turbante di cicoria, mentre il piatto che prenderei tornando è l’insalatina di puntarelle e gamberi con burrata d’Andria e colatura di acciughe del Cantabrico.
Fra i primi merita assaggiare “il nostro must” ovvero lo scialatiello come a casa ai frutti di mare oppure la fileja ai tre pomodori e nduja di Spilinga con caciocavallo della Sila, stracciatella e melanzane fritte.
rizzo-piatto.jpgFra i secondi il filetto di rombo in crosta di pistacchio con cime di rapa spadellate era una bella idea, se il pesce non fosse stato in parte crudo (sigh). Sempre pesce col gran fritto di calamari, ma anche la tagliata di scottona irlandese con carciofi. C’è poi una lista di pescato del giorno che comprende granseola, ostriche, orata e spigola selvatiche.
Si chiude con i dolci, fra cui i lori cannoncini, biscotti e chiacchiere (molto buone) serviti come piccola pasticceria prima di una buona crème brûlé con zucchero filato. (Paolo Massobrio)
via Varesina, 163 - tel. 0233431159

Ciz Cantina e Cucina - Milano

È uno dei nostri luoghi del cuore e chi ci segue ricorderà che questo è indirizzo che premiammo fra i primi come eccellenza di Milano. A dirvi del motivo per cui consideriamo questa sosta unica saranno, appena entrerete, le centinaia di bottiglie esposte ovunque, sugli scaffali che corrono lungo le pareti della sala e che vi lasceranno a bocca aperta, visto che si tratta di una selezione di 1.700 vini, frutto della ricerca competente e appassionata di Vincenzo Ciz Gualtieri, il geniale patron che vi seguirà in sala, suggerendovi anche splendide proposte al bicchiere.
ciz-titolari.jpgE se si beve benissimo, non è da meno la cucina, dove a farla da protagonisti sono i piatti di cucina lombarda e italiana.
Per iniziare, ecco i mondeghili alla milanese con spinaci e crema di patate, ma saranno molto buone anche le puntarelle con le acciughe. Poi, il primo piatto iconico del locale, ossia il risotto Carnaroli alla milanese (che potrete avere anche con l’ossobuco), ma saranno valida alternativa gli gnocchi di patate fatti a mano con cacio, pepe e menta.
ciz-risotto.jpgQuindi, avrete la possibilità di gustare il secondo signature dish: la costoletta alla milanese con l’osso. Da provare anche il baccalà alla “Ualanegna”, ossia saltato con aglio olio peperoncino e con peperone crusco e patate. Sbrisolona o “CizCake alla Nutella per uscire felici. (Marco Gatti)
viale Premuda, 44 - tel. 0223189915

CAFFè RUBINI - ROMANO DI LOMBARDIA (BG)

Romano di Lombardia è un paese da scoprire e il caffè Rubini rappresenta un’istituzione. E’ il locale che gestisce Paola Conti una nostra conoscenza già quando era a Milano con un suo locale di successo. Oggi è qui in questo luogo caldo, che sembra dividersi in contemporanea in due anime: quella della vineria e quella del ristorante, con pochi tavoli e tanta attenzione alle materie prime.
rubini-titolari.jpgSi inizia con un ghiotto baccalà mantecato oppure lo spada affumicato con finocchi e arance di Sicilia. Di primo ottimi i paccheri con bisque di crostacei, scampi e burrata;
rubini-piatto.jpga seguire il fritto di calamari e poi il branzino alla ligure con taggiasche, fiore di cappero e pomodori, dove abbiamo apprezzato l’ottima qualità del pesce, rara avis, per certe pezzature, nei ristoranti che offrono pesce. Gran soddisfazione, insomma, in attesa di conoscere da Paola e da suo marito Antonio Bonaita le sorprese che ci riserva per il futuro. Ma intanto venite, perché qui vi sentirete veramente come a casa. (Paolo Massobrio)
via Comelli Rubini, 1 - tel. 0363901222

DIVINO - LOMAZZO (CO)

Divino dice l’insegna. E divino è come si mangia. Partiamo da questa considerazione, sul valore della cucina, per parlarvi del Divino di Lomazzo, perché in epoca di egemonia dell’immagine, sull’altare dell’apparenza rischia di sacrificarsi la sostanza. E se oggi vanno per la maggiore chef e ristoratori che fanno investimenti da capogiro per rendere i loro locali con design all’ultimo grido e che riescono a conquistarsi la presenza dei più gettonati influencer. Va ricordato che non è secondario che in un locale si mangi bene o meno. Ebbene, Divino è un locale che fa gara a sé. Della filosofia che ispira i titolari vi diranno i tavoli, in un’unica grande sala, ben distanti uno dall’altro (altrove sarebbero il doppio, ma la scelta dice che qui non si bada alla quantità, ma alla qualità). Se avete fretta, veniteci un’altra volta, visto che ogni cliente è seguito come fosse l’unico. E considerato che ogni piatto è preparato al momento con cura somma. Ora, sarà che patron Maurizio, che troverete in sala, è un artista, perché all’attività di ristorazione associa la pittura (i quadri che vedrete alle pareti sono suoi).
divino-titolare.jpgFatto sta che una volta seduti, preparatevi a entrare in un’altra dimensione. Siete in un salotto di casa. Proposte del menu e della cantina sono recitate a voce. Deborah ha una mano formidabile e i suoi piatti sorprendono per eleganza, sapienza dei contrasti, golosità della sintesi tra i diversi ingredienti. In tavola, cassoeula di piovra o capesante arrostite con friggitelli per iniziare. Poi paccheri al nero di seppia e scamorza affumicata o spaghetti con colatura di alici e alici fresche. Di secondo spezzatino di ricciola con peperone marinato al miele, salsa al basilico e zenzero o calamaro alla piastra melanzana e burrata.
divino-piatto.jpgVariazione di tiramisù a chiudere una sosta di gusto. Mentre farete i due passi che vi riporteranno in piazza Volta dove avrete lasciato l’auto, ai piedi della celebre Torre di Lomazzo, penserete che Divino è un indirizzo davvero prezioso! (Marco Gatti)
via degli Arconati, 16 - tel. 0296778268

AL TRAM - SARNICO (Bg)

È sempre piena di fascino Sarnico, che lambisce il lago d’iseo con un porticciolo generoso. E qui si affaccia Al Tram, lo storico locale del paese, fondato nel 1951. Un locale decisamente elegante, con un invitante dehors quando il tempo è bello.
altram-sala.jpgLa selezione di vini che si evince dall’esposizione nelle varie sale è importante. Offrono due menu degustazione, oppure una scelta alla carta. Per noi sono stati ottimi i casoncelli alla bergamasca fatti in casa con burro, salvia, pancetta e Grana Padano, così come il manzo all’olio con patata bollita e polenta bramata.
altram-piatto.jpgC’era anche l’ossobuco alla milanese, accanto a un’offerta di sei piatti di pesce. Per noi una tenera tagliata di tonno scottata con patate al forno. (Paolo Massobrio)
via Roma, 1 - tel. 035910117

Cantina e Coscienza - Sesto San Giovanni (mi)

Nella ex Stalingrado d’Italia, ecco un’enclave di gusto valdostano. Quando Manlio Poggi e la sua bella Simona lo avevano aperto qualche anno fa, lo hanno fatto seguendo la loro passione per piatti e vini della Valle d’Aosta.
cantina coscienza-titolari.jpgPoteva sembrare un azzardo, visto che a Sesto San Giovanni, ma nemmeno nel resto della Lombardia, nessuno lo aveva mai fatto. Come spesso accade, però, dare retta al cuore rende capaci di imprese impossibili. E così oggi, la loro piccola enoteca con cucina è un locale che ha conquistato una vasta clientela, con i prodotti che loro si procurano in paesi e alpeggi valdostani, e con un menu che è racconto succulento della tradizione della regione.
Nella piccola saletta, o nel grazioso dehors, ai pochi tavoli, salumi, formaggi, e specialità tradizionali valdostane di una carta che varia ogni settimana in base a disponibilità e stagionalità. Uniche proposte che portano lontano dal Monte Bianco, qualche golosità trentina, in una sorta di marriage ghiotto tra le due regioni sinonimo di montagna. Cosa gustare? Via con la buonissima formaggella di capra al forno con pino mugo malva e nocciole, con lo sformatino di spinaci e cotto con fonduta valdostana o con un ricco tagliere di salumi. Tra i primi, succulenta seuppa alla valdostana, ravioli di magro con fonduta di Blu di capra e lavanda, o canederli tradizionali.
cantina coscienza-piatto.jpgDi secondo, carré di maiale affumicato con valeriana e noci o crottin di capra al forno con salsa ai frutti di bosco e grappa. Torta al cioccolato o frolla al ribes il dolce arrivederci. Effettuano l’asporto “a freddo” con cui, seguendo le istruzioni, si possono rigenerare o completare le pietanze. (Marco Gatti)
via F.lli Picardi, 126 - tel. 0226229054

La bottega del Bernabò - Trezzo d’Adda (Mi)

La bottega del Bernabò di Trezzo è luogo con due anime. È un piccolo negozio, dove si può fare una spesa di qualità. Ma soprattutto è un ristorantino-bomboniera.
Entri e i tavoli sono appena oltre l’ingresso, e in una saletta-gioiello defilata, tutta in legno in stile stube, con grande camino. È la creatura di Sauro Grandi, Davide Mantegazza e Angelo Riboldi. Ai fornelli c’è Sauro, che è interprete della cucina della tradizione, mentre Angelo, vero maestro della brace, entra in campo per prepararvi Fiorentine e costate da favola. Per la bella stagione c’è anche il dehors.
bernabo-titolari.jpgDa un menu che si modula sulla spesa quotidiana, per voi salumi di produzione propria o cotechino con purè per iniziare. Poi, pasta e fagioli o risotto alla pasta di salame come primo. Il secondo, come dicevamo, sarà il momento della carne alla brace. In stagione cassoeula.
bernabo-piatto.jpgSu ordinazione una chicca: la faraona alla creta (vale il viaggio!). Crème caramel e bonet a chiudere. La cantina rivela ricerca e competenza nella selezione. Il rapporto qualità/prezzo lascia il sorriso! (Marco Gatti)
via G.B. Bazzoni, 6 - tel. 3755887715

EREMO DELLA GASPRINA - La Morra (Cn)

Simone Burlotto lo chef di questo localino affascinante di La Morra si è formato ai fornelli (e allo spiedo) di Cesare di Albaretto della Torre. E di Cesare ha senz’altro preso l’umiltà e il rispetto per la materia prima.
tram-titolare.jpgNoi ci siano stati per una cena fra amici, invitati, dove il menu era concordato, con predilezione per piatti a base di verdure. Ma durante l’anno ci torneremo perché questo è uno dei luoghi più belli che possiate immaginare, con il terrazzino di fronte ai vigneti di Langa e qualche camera per gli ospiti. Per un cortocircuito (purtroppo succede) non appare nell’edizione 2024 della nostra guida, ma immediatamente viene rimesso sull’App, sapendo fin da ora che il valore della sua cucina - che si conferma radiosa -, veleggia verso la corona (ma vi diremo quanto prima). Intanto ecco la sequenza dei piatti assaggiati. Agli antipasti la battuta di Fassona con porro tritato finemente, l'indivia belga arrosto con purea di mela e limone e il radicchio tardivo in carpione, coscette di rana al burro; il primo: raviolone alla Bergese con ripieno di seirass e rosso d'uovo con bietoline e parmigiano 36 mesi;
tram-piatto2.jpgApoteosi sul secondo, ovvero il coniglio in tre versioni (al cacao in agrodolce, la costoletta fritta e la sella cotta al bbq con fondo di coniglio e peperoni cotti alla griglia), piatto geniale da tornare solo per quello. Si chiude con una straordinaria selezione di formaggi e poi col dolce: la grappa fritta con crema pasticciera, la zuppetta di pompelmo con cardamomo e sorbetto all'ananas e la tortina alle mele con caramello salato. Bravo, bravissimo! (Paolo Massobrio)
borgata Cappallotti, 2 - fraz. Santa Maria - tel. 017350498

FER.MO - FRASSINELLO MONFERRATO (Al)

Non sapevamo che quel sabato a mezzogiorno fosse il loro primo giorno dopo una doverosa pausa. Eppure il locale era già pieno di gente, segno che c’è voglia di mangiare in un locale così bello, caldo, che ha i toni, nell’arredamento e nel menu, dell’accoglienza monferrina.
fermo-sala.jpgSei nel Monferrato dunque, in questo locale giovane, che scoprimmo agli inizi della loro avventura nel 2019, mangiando nel cortile-giardino. Fra le novità, una carta dei vini spaziale, davvero invitante, con un omaggio al Monferace, dove sono citati quasi tutti i produttori. Servono anche vino a bicchiere. L’altra novità è la loro teoria di vasetti di dolci in vasocottura, che meritano e che si possono acquistare e portare a casa.
Per il resto, ho guardato con una carta invidia il tavolo di fianco che ordinava il fujot di bagnacauda con il peperone. Ma ci siamo rifatti col vitello tonnato alla vecchia maniera, prima di assaggiare gli gnocchi gratinati e le trippe in umido con i fagioli dell’occhio, due piatti ben riusciti.
fermo-piatto.jpgI cavatelli con ragù di salsiccia erano un po’ brodosi, mentre l’uovo poché su cime di rapa fonduta di Raschera e vela di pancetta croccante, meritava.
W il Monferrato: Mi FerMO. (Paolo Massobrio)
via XX Settembre, 7 - tel. 0142690013

MIRTILLO ROSSO - ALAGNA VALSESIA-RIVA VALDOBBIA (Vc)

Ultima tappa del nostro girovagare è stata al Mirtillo Rosso di Riva Valdobbia, poco prima di Alagna, in Valsesia, dove Omar Bonecchi lo chef, ha organizzato una cucina con una brigata che riesce a far felici i bimbi (questo è un entusiasmante family hotel) e anche gli adulti.
mirtillo rosso-squadra.jpgRispetto alle nostre visite precedenti c’è una sala in più, molto ampia, da cui si intravede la spa di sotto, invitante. Anche la selezione dei vini annovera alcune chicche, e così la cucina. Per noi filetto di trota marinata alla barbabietola, con crema all’aglio nero e latte al gorgonzola dolce (azzeccata), quindi le lumache brasate con spuma di cipolla. Fra i primi ecco i tortiglioni trafilati in bronzo con fonduta di capra di Piode pepe nero e uova di salmerino e il risotto alla zucca e limone che si caratterizzava per la sua acidità. Chiusura con una sontuosa costoletta alla milanese con patate al forno a maionese.
mirtillo rosso-piatto.jpgE poi un dolce davvero ottimo: Snickers di arachidi e caramello. Abbiamo mangiato e bevuto bene, in un ambiente di festa dove ogni mese si celebra il Natale. Per i bimbi è un paradiso, ma anche per gli adulti. E sempre di più, visto che i nuovi ambienti permettono una situazione rilassante per tutti. Al mattino una colazione che merita davvero, con tanti prodotti territorio, a iniziare dall’ottimo yogurt del caseificio di Piode. (Paolo Massobrio)
strada della Barriera, 8 - tel. 016391810

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