Da qualche tempo, il circuito termale del nostro Paese ha conosciuto una seconda rinascita dopo i fasti della Belle Epoque a cavallo di Ottocento e di Novecento. Certamente un secolo fa era luogo riservato solo alle élite aristocratiche e alle classi sociali più abbienti, e aveva perlopiù un aspetto curativo. Nel terzo millennio ha abbandonato entrambi gli aspetti, abbracciando forme di benessere moderne, legate a un concetto di relax a 360°.
Ambienti sapientemente ristrutturati, aree innovative e occhio di riguardo a una sana alimentazione. Ecco il termalismo moderno.
Oggi ve ne consigliamo due a dimora lungo direttive che conducono a località turistiche invernali, aggiungendo i nostri luoghi del gusto nei quali fare una sosta golosa.
Prima tappa in Lombardia, e più precisamente in Val Brembana, dove le QC Terme di San Pellegrino (viale della Vittoria, 53 - San Pellegrino Terme - BG - info@qctermesanpellegrino.it) offrono oltre 6.000 mq di benessere (piscine, cascate, sale massaggi, relax e saune) tra affreschi completamente restaurati, colonnati e soffitti di inizio novecento e realizzazione architettoniche moderne e di design.

A poche centinaia di metri dalla struttura, sorge una storica pasticceria (
Pasticceria Bigio,
via Papa Giovanni XXIII, 56) nella quale, quasi un secolo fa, venne inventato il
Biscotto di San Pellegrino. Da allora, viene prodotto a mano con la stessa ricetta (segreta) a base di farina, uova, zucchero, latte, burro, vaniglia e un tocco di sale. Ha l'aspetto di un frollino dalla forma di mezzaluna, dal bel colore dorato e gusto piacevolmente intenso.
Al
civico 60, la stessa famiglia, oggi, ha anche un
ristorante (
Cà Bigio) dove operano Pierluigi Milesi, chef, e la moglie Francesca, in sala. Cucina di territorio e italiana. Piatti imperdibili: nusett della tradizione brembana con polentina di mais rosso; risotto al rosa di barbabietola e fonduta di strachitunt; tortello di spugnola brembana, coniglio e tartufo nero; filetto di vitella, spinacio selvatico e crema allo strachitunt. Tiramisù fatto con i biscotti Bigio.
Dalle montagne lombarde a quelle valdostane. In uno scenario mozzafiato, al cospetto del Monte Bianco, ecco le splendide
QC Terme Prè San Didier (
route Mont Blanc, 28 - tel. 016587004). Acque calde che sgorgano dal cuore della montagna come 1.000 anni fa, legno e pietra naturale per le saune e le vasche, atmosfere luminose d’altri tempi, per una totale remise en forme. Un percorso termale completo che comprende piscine (delle quali una esterna), idromassaggi, cascate, idrogetti, biosaune, bagni a vapore, stanza del sale e salotti relax.
Al termine della giornata, la sosta obbligata è in un bellissimo chalet (
Pré-Saint-Didier – Route du Mont Blanc, 2) dove ha sede il punto vendita della
Cooperativa Produttori Latte e Fontina Valle d'Aosta: qui sarà possibile acquistare il simbolo dei prodotti caseari regionali, proposto come Fontina Dop, Fontina Dop a lunga stagionatura e Fontina Dop d'Alpeggio.
Ma il paniere di prodotti proposti contempla anche la Toma di Gressoney, il burro d'alpeggio e la fonduta alla valdostana in lattina da 400g. Qualche km più in giù, a
Morgex, ecco la possibilità di acquistare salumi, salsicce, lardo, motzetta e coppa alle erbe valdostane della
Macelleria Pavese (
via Oddone Cretaz, 1) e le farine macinate a pietra di frumento tenero integrale, ideali per la panificazione, e farina da polenta dal pregiato mais di varietà Ottofile dell'
Azienda Agricola Nathan Pavese (
Fraz. La Ruine - strada Pineta, 26).
Ma a Morgex c'è anche una sosta radiosa in tema di cucina. È lo storico
Café Quinson Restaurant De Montagne (
piazza Principe Tomaso, 10). Tre i punti forza assoluti: carta dei vini enciclopedica con la possibilità di bere la maggior parte delle bottiglie anche al bicchiere. Servizio attento e premuroso. La cucina, sempre e soltanto espressa e con una scelta maniacale delle materie prime! Starete bene!