A Padova è Street Food

A metà strada tra un ristorante e un bistrot, il locale di Alessandro Mazzone propone i must della cucina di strada delle diverse regioni italiane

30.01.2019

Alessandro Mazzone è un fiume in piena: ha aperto da poco il suo Sì - Streetalian Food (tel. 049 738 6254) a Padova e già sta lavorando per allargarsi. Siamo in un locale ad angolo in via Dante Alighieri, 42 che presto raddoppierà.

Qui la formula è semplice e ghiotta: fare un giro dell’Italia attraverso i cibi di strada, però seduti ai tavolini interni (o nel dehors, con un bicchiere giusto). Buona la scelta dei vini a bicchiere. Di fatto non è un ristorante e nemmeno un bistrot, anche se gli elementi di qualità ci sono tutti. Basta guardare il carrello dei formaggi o la selezione dei prodotti che poi compongono i piatti. Proposte della serie: “Voglio tutto!”.

Alessandro, si può dire, si è fatto le ossa negli anni recenti collaborando alla Gourmetteria e poi aprendo un bistrot, l’Antenore, che ha avuto vita breve. Nel 2018 si è messo in proprio e ha deciso di giocare la sua partita con una cucina rassicurante, che ha le radici nelle tradizioni delle regioni italiane. E difatti la carta è suddivisa per regioni, iniziando dal must che è il baccalà mantecato su polenta croccante di mais Biancoperla che rappresenta il Veneto. Ordini un piatto o la versione cicchetto che costa un terzo. Buonissimo il patè Rocher, un piatto costituito da sfere di patè di fegatini di gallina padovana ricoperte di granella di pistacchi con albicocche secche e riduzione di Friulano passito. Tutto da mangiare il panino con wurstel, crauti e salsa agrodolce di pere e sedano (siamo in Trentino). Con la carne bio della Fattoria alle Origini ecco i mondeghili lombardi (polpette), mentre il Piemonte svetta con la tartare di Fassona bio con tartufo nero. Piadina e gnocco fritto in Emilia Romagna, parmigiana di melanzane in Sicilia, polpo scottato con pomodorini in Puglia. Da provare la pizza fritta in Campania e i loro hamburger.

Abbiamo anche assaggiato l’oca in onto e la tartare di musso e in questa stagione l’insalata di raperonzoli. Oppure una corroborante pasta e fasoi. E sì, perché le regioni hanno anche un piatto ciascuna: dai culurgiones sardi alle orecchiette con le cime di rapa.
Dolce chiusura con il Tiramisù Vintage.
Bella esperienza!

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