Nel futuro di Santa Margherita entra il Lugana

Il Gruppo vinicolo veneto aggiunge un tassello al suo mosaico enologico e acquista la maggioranza di Cà Maiol

25.07.2017

Entra anche Cà Maiol, storica cantina di Desenzano del Garda, nel puzzle enoico assemblato da Santa Margherita, il Gruppo veneto impostosi nel panorama nazionale come “scout” di territori italiani dal grande potenziale, che ad oggi raggruppa otto diverse tenute in alcune tra le regioni più importanti dal punto di vista enologico.

Un' acquisizione annunciata dal Gruppo tramite una nota stampa e grazie alla quale Santa Margherita ha rafforzato la propria leadership tra i vini bianchi, puntando sul Lugana Doc e su una “dote” di 140 ettari di superficie, 4 distinte cascine, 1,5milioni di bottiglie e un fatturato atteso di circa 10 milioni di euro.

Una denominazione - ha sottolineato il Presidente di Santa Margherita Gaetano Marzotto - che ha saputo conquistarsi uno spazio importante tra i vini bianchi italiani e a cui vogliamo apportare tutto il nostro know-how per consolidare ulteriormente la sua posizione di protagonista a livello globale”.

La responsabilità di un imprenditore deve mirare alla visione di lungo periodo per la propria azienda - ha dichiarato l’imprenditore alla guida di Cà Maiol, Fabio Contato - Oggi Cà Maiol e il Lugana Doc sono realtà conosciute, apprezzate e richieste ovunque nel mondo, grazie a un forte impegno per la qualità senza compromessi. Dobbiamo però guardare al futuro, allo scenario competitivo dove un numero sempre maggiore di player internazionali rende complesso il cammino di ogni realtà. Ho trovato nella famiglia Marzotto e in Santa Margherita Gruppo Vinicolo i partners ideali per proseguire nel nostro processo di sviluppo”.

Dell’ottimo Lugana di Cà Maiol hanno parlato in questi ultimi mesi, a più riprese, sia Paolo Massobrio sia Marco Gatti. Il Lugana sta diventando un prodotto cult.

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